L’acqua è un bene essenziale, negato a oltre un miliardo e mezzo di milione nel mondo – secondo le stime della FAO.
Purtroppo dell’utilizzo sostenibile di questa scarsa risorsa non si discute abbastanza. Se da un lato negli ultimi decenni sono stati fatti notevoli progressi nel concedere l’accesso all’acqua potabile (la percentuale di coloro che ne sono privi nel mondo è stata dimezzata), ma siamo ancora molto lontani dal concetto di acqua come diritto e bene comune. Sono i poveri delle aree rurali a soffrire di più per la scarsità di acqua potabile e sicura.
Responsabile del 70% dei consumi idrici è l’agricoltura, al secondo posto viene l’industria e al terzo i consumi domestici. Dove comunque trionfa la disparità tra i paesi: si passa dai 4 metri cubi pro capite l’anno del Mali ai 215 degli USA. Anche in Italia l’agricoltura è la prima fonte di consumo; sarebbe necessario rendere più efficiente il sistema di irrigazione, privilegiare le piante che hanno bisogno di meno acqua, adottare pratiche agricole come quelle che hanno permesso a un paese sostanzialmente desertico come Israele di riuscire a fare dell’agricoltura rigogliosa.
Nel piccolo dell’ambiente familiare, ognuno di noi può seguire una serie di semplici consigli che potranno servire a risparmiare moltissima acqua (e denaro). Eccone alcuni:
* Riparare i rubinetti che perdono: 30 gocce cadute al minuto significano 200 litri d’acqua sprecati in un mese e 24.000 in anno. Per non parlare degli sciacquoni che non tengono : possono scaricare più di 1000 litri d’acqua al giorno.
* Preferire se possibile la doccia al bagno: si risparmiano circa 120 litri d’acqua.
* Lavare frutta e verdura in bacinella, anche più di una volta, ma senza usare l’acqua corrente e riutilizziamo l’ultima per innaffiare le piante.
* Usare lavatrice e lavastoviglie soltanto a pieno carico.
* Installare cassette del water con scarico differenziato (uno breve l’altro più intenso). E non usare lo scarico del bagno come cestino della spazzatura per gettarvi, cotone, veline di carta e simili.
* Fare lavare l’auto in autolavaggi che riciclano l’acqua.
* Installare impianti idrici duali (quando si costruisce la casa o si fa una ristrutturazione). Sono quelli dove l’acqua potabile è distinta da quella non potabile, che viene usata per gli sciacquoni del bagno.
* Installare dei riduttori di flusso: il risparmio sul consumo può arrivare al 50%
* Spazzare vialetti e marciapiedi invece di lavarli con acqua corrente: il risparmio può arrivare a 10.000 litri d’acqua l’anno.
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