Tutto per la scelta dei migliori fiori da davanzale: quando pensiamo a undavanzale fiorito, la prima cosa che vogliamo èColor, resistenza e poco impegno. Alcuni fiori si adattano perfettamente a questa esigenza e possono fare la differenza anche a livello di percepito della vostra abitazione.
Tra i più affidabili ci sono igarofanini, veri stakanovisti del balcone: richiedono pochissima manutenzione, resistono al sole diretto e regalano fioriture per mesi. Ottimi anche igerani zonali, che tollerano bene il caldo e sono perfetti per davanzali esposti a sud.
Altrettanto tosti sonothe begonie, soprattutto le varietà semperflorens: fioriscono dalla primavera fino ai primi freddi e non si lamentano se saltiamo un’annaffiatura.
Esposizione al sole: ogni fiore ha il suo posto
Non tutti i davanzali sono uguali. C’è chi ha il sole tutto il giorno e chi vive in ombra quasi costante. Ecco qualche dritta per scegliere bene.
Per posizioni soleggiate puntiamo suportulaca and lobelia. La prima ama il caldo secco e regala fiori vistosi; la seconda, più delicata, va annaffiata con regolarità ma ama la luce diretta.
Ecco i fiori della Lobelia
Nei davanzali esposti a nord o in ombra, brillano piante comeimpatiens and edera geranio. L’impatiens colora anche gli angoli più bui, mentre l’edera geranio offre un bel contrasto tra foglie ricadenti e fiori vivaci.
belle queste due impatiens
Fiori profumati per un effetto wow
Un bel davanzale non deve solo essere bello da vedere: se aggiungiamo ilPerfume, l’effetto è doppio. Alcuni fiori sono perfetti per questo.
The gelsomini nanisono ideali per gli spazi piccoli, rilasciano un profumo inconfondibile senza invadere troppo. Even the pisello odoroso, rampicante e coloratissimo, si presta benissimo al vaso: richiede solo un piccolo sostegno.
Altre opzioni interessanti: lavanda nana, che tiene anche lontane le zanzare, and menta fiorita, decorativa e utile in cucina.
Tocchi creativi per un davanzale che si fa notare
Oltre alla scelta dei fiori, possiamo giocare con forme e accostamenti. Alcuni abbinamenti semplici rendono il davanzale ancora più scenografico.
Accoppiamocalibrachoa and petunieper un’esplosione di colori
Alterniamo fioricascanticon varietà più compatte per dare movimento
Un’idea in più? Usiamovasi coloratio sospesi per creare dinamismo e verticalità, sfruttando ogni centimetro anche in spazi stretti.
I miei fiori da davanzale preferiti
Infine per farvi capire i miei gusti ho realizzato una infografica che vi elenca quelli che a me piacciono di più, fatemi sapere nei commenti se siete d’accordo o se avete altri gusti.
Migliori fiori da davanzale: ecco i miei preferiti, Geraniums, petunie, campanule, begonie e pervinche
Dormire con il cane o il gattonon si tratta solo diaffettoo di una semplice abitudine serale. Dormire accanto al nostro animale domestico racconta molto del nostrocharacter. Secondo alcuni studi psicologici, chi condivide il letto con il proprio pet mostratratti specifici della personalità. E non parliamo solo di amanti degli animali.
Iniziamo dal dato più interessante: molte persone che dormono con il proprio cane o gatto lo fanno perché cercanoun senso di protezione. La vicinanza dell’animale riduce lo stress e crea unasensazione di sicurezzaprofonda. Non è un caso che questo comportamento sia più comune tra chi tende a provare ansia o a soffrire d’insonnia.
Chi ha questa abitudine, In addition, mostra spessouna spiccata empatia. È più predisposto ad ascoltare, a comprendere e ad avvicinarsi agli altri con rispetto. In practice, una persona che non si ferma alla superficie.
Una questione di emozioni (e di psiche)
Accogliere il propriocane or Catsotto le coperte rivelamolto più di quanto sembri. È un gesto che riflette anche un certogrado di altruismo: chi lo compie è spesso orientato a mettere il benessere altrui – anche quello del proprio pet – davanti al proprio comfort.
C’è poi un altro aspetto interessante: queste persone sono spessointrospective. Tendono a riflettere, a fare i conti con sé stesse, a vivere una vita interiore più attiva. La compagnia silenziosa e costante dell’animale diventa così quasi una forma dimeditazione notturna.
Un altro dato? Chi dorme con il proprio animale ha spesso unostile di vita meno convenzionale. Maggiore flessibilità, meno rigidità nei ritmi quotidiani, e una visione della casa come spazio condiviso anche emotivamente.
I benefici concreti di dormire con il cane o il gatto: meno ansia, più serenità
La presenza dell’animale nel letto ha un impatto anche sul nostro benessere mentale. Dormire col cane o col gatto puòalleviare stati d’ansia, aumentare la qualità del sonno percepita e offrire unaforma di conforto emotivoche non tutti riescono a trovare altrove.
At a glance, questi sono i tratti più comuni riscontrati:
Tutti i benefici del dormire con il vostro per riassunti in questa infografica
Dormire con il cane o il gatto: una scelta personale, ma non casuale
Ovviamente non esiste una regola universale. Non tutti gli amanti degli animali dormono col proprio cane o gatto, e non tutti quelli che lo fanno hanno questi tratti. Ma il quadro psicologico che emerge dai dati è chiaro: chi fa questa scelta tende ad avere unrapporto molto profondo con il proprio animale, spesso più intenso di quello che si vede dall’esterno.
Questa abitudine ci racconta una cosa precisa: gli animali non sono solo animali. Per molti, sono una parte viva e presente della quotidianità, anche nei momenti più intimi, come il sonno.
Fonti scientifiche e approfondimenti
Se siete appassionati di psicologia, ecco le fonti con cui approfondire questo articolo
Smith, B. P., & Phillips, C. J. C. (2019) “How Do Pets Affect Sleep? A Review of Human–Animal Co-sleeping Research” Source:Anthrozoös, Journal of the International Society for Anthrozoology Questo studio analizza gli effetti del co-sleeping con gli animali sul benessere psicologico e la qualità del sonno. Conclude che la vicinanza del pet può aumentare la sensazione di sicurezza e ridurre i livelli di stress.
Kogan, L. R., Schoenfeld-Tacher, R., & Simon, In. In. (2012) “Behavioral Effects of Animals on Anxiety and Mood in College Students” Source:College Student Journal I risultati mostrano che la presenza di animali domestici riduceanxiety, stresse migliora l’umore, confermando il ruolo del pet come supporto emotivo.
McConnell, In. R., et al. (2011) “Friends with Benefits: On the Positive Consequences of Pet Ownership” Source:Journal of Personality and Social Psychology Gli autori evidenziano che chi possiede un animale domestico mostra una maggioreself-esteem, Empathy and soddisfazione della vita.
Krause-Parello, C. In. (2008) “The Mediating Effect of Pet Attachment Support between Loneliness and General Health in Older Females Living in the Community” Source:Journal of Community Health Nursing Lo studio mostra come illegame affettivo con il petpuò migliorare la salute generale e attenuare la solitudine, anche attraverso la condivisione di momenti quotidiani come il sonno.
Ecco come preparare undetersivo per neonatocon prodotti naturaliper lavare vestiti e pannolini del vostro bébé, e rispettare la sua cute delicata. Ma vi diamo anche dei consigli dermatologici sulla sua pelle sensibile e per evitare la dermatite ed in più la comparazione tra tutte le marche eco-bio più interessanti del 2025. Discover them all!
Il neonato e la pelle sensibile
È importante sapere che nei primi due anni di vita l’epidermide del neonato è più sottile di circa il 30 % rispetto a quella adulta, ha un pH ancora vicino alla neutralità (≈ 6) e ghiandole sebacee quasi inattive.
result: meno lipidi di superficie, più dispersione d’acqua e unaporta d’ingresso privilegiata per agenti irritanti — dai tensioattivi dei detergenti alle comuni fragranze.
I disturbi della pelle del neonato
I problemi più frequenti del nostro piccolo sono:
Dermatite da pannolino: provocata dall’umidità e dall’occlusione continua del pannolino e per sfregamento dello stesso
Dermatite atopica/eczema costituzionale: interessa fino al 20 % dei lattanti italiani e si verifica quando la barriera indebolita fa penetrare allergeni e favorisce l’infiammazione di un eczema
Dermatiti da contatto (irritative e allergiche):provocate o aggravate da profumi, dyes, conservanti presenti in detersivi e cosmetici
Xerosis (dry skin)e piccole fissurazioni, especially in winter
Quando i prodotti lavanti diventano un problema
Numerosi studi clinici sulla dermatite atopica pediatrica mostrano che moltidetergenti comuni contengonotensioattivi anionici — come SLS o SLES — capaci di rimuovere lipidi intercellulari e aumentare la perdita d’acqua transepidermica (TEWEL), con peggioramento della situazione di secchezza e favorendo la formazione di micro-lesioni della barriera.
Il rischio cresce se siusano prodotti ad alto potere schiumogeno-pH alcalino, ma anche per l’impiego di detergenti applicati puri direttamente sulla cutedel piccolo.
Even se si si eccede con la quantitàdi detersivo per lavare body, lenzuola e tutine del neonato, si rischia di aumentare la probabilità dirash cutaneie affezioni della pelle.
Le linee guida dei dermatologi sul bucato dei neonati
Se molte donne decidono di adottareregolarmente detersivi che rispettinonon soltanto l’Environmentma anche lafisiologia dei bambini, è interessante conoscere le linee guida dermatologi AIDECO e dell’ISS sul bucato baby.
Leggere sempre l’etichetta: meno ingredienti, meglio è
Non mescolare detergenti diversi,ad esempio la candeggina e l’ammoniaca creano clorammine tossiche
Tenere i prodotti fuori dalla portata dei bambinie nelle confezioni originali
Risciacquare a fondoindumenti e asciugamani
Usare guantise la propria pelle è già irritata e applicare una crema emolliente dopo il contatto
In caso di dermatite persistente rivolgersi al pediatra: sintomi possono peggiorare con sovrainfezioni batteriche o fungine
Ricette fai-da-te per fare un detersivo per neonato con ingredienti naturali
First of all: meglio fare ilbucato separato dal resto della famiglia. Per lavare a mano, basta usare un buonsapone di Marsiglia with the addition of baking per sbiancare e proteggere i capi.
Sulle macchie grasse si possono utilizzare ingredienti naturali come illemon juice, l’olio di eucalipto, the talcoo laflour.
Per fare in poco tempo un detersivo efficace e sicuro per lavare i body e le lenzuoline del vostrobébéecco alcune formulazioni che si basano su tensioattivi molto delicati (sapone di Marsiglia o di Castiglia) e su additivi alcalini-ossidanti usati a dosi minime, in linea con le raccomandazioni di AIDECO (tensioattivi poco schiumogeni e pH fisiologico).
Detergente gel al sapone di Marsiglia
Questa è la ricetta di un gel ideale per i lavaggi quotidiani ed il bucato del bianco, e prevede un sapone di Marsiglia con quantità di 72 % oli vegetali e senza profumo, While, come ammorbidente leggero, è usato il bicarbonato, che tampona il pH.
Gli iIngredienti per 2,5 l di gel sono:
2,5 l of water
250 g sapone di Marsiglia in scaglie (con quantità di 72 % oli vegetali e senza profumo)
2 tablespoons baking soda (ammorbidente leggero, tampona il pH)
Preparation.Portate l’acqua a lieve ebollizione. Aggiungete le scaglie, mescolando finché si sciolgono. Fuori dal fuoco, Blend 1 minuto con mixer per evitare i grumi. Quando il composto intiepidisce, incorporate il bicarbonato. Versate in tanica pulita e dopo 24 ore diventerà un gel denso, da agitare prima dell’uso.
Dosaggio Washing machine: 60 ml/4 kg + 1 cucchiaio di percarbonato solo sui bianchi a 40° Lavaggio a mano: 1 tappino (≈ 20 ml) in 5 l di acqua tiepida
Detergente neutro al sapone di Castiglia
Questo detersivo è ideale per colori e capi delicati, e prevede l’uso del sapone di Castiglia, ottenuto solo da olio d’oliva, privo di profumi e solfati.
Ingredienti per ottenere 1 l di liquido detergente:
800 ml acqua demineralizzata calda
150 ml sapone di Castiglia liquido puro
2 tablespoons baking (Optional, aumenta il potere pulente ma alza il pH)
1 cucchiaino acido citrico → riporta il pH vicino a 7 (scioglierlo prima in 30 ml d’acqua)
Preparation.Sciogliete il bicarbonato nell’acqua calda e unite il sapone di Castiglia, mescolando piano per non fare schiuma. Aggiungete la soluzione di acido citrico, controllando che il pH finale sia fra 6,5 and 7 (con cartine tornasole). Conservate in flacone di vetro scuro; validità 3 months.
Dosaggio Washing machine: 60 ml/4 kg + 1 cucchiaio di percarbonato solo sui bianchi a 40° Lavaggio a mano: 1 tappino (≈ 20 ml) in 5 l di acqua tiepida
Detersivo in polvere delicato all’ossigeno attivo
Questa ricetta un po’ più energetica, è adatta al lavaggio dei body macchiati e dei pannolini lavabili. Il citrato di sodio sequestra calcare ed aiuta il risciacquo, mentre il percarbonato di sodio igienizza con ossigeno già a 40°.
400 g baking soda
250 g percarbonato di sodio
150 g citrato di sodio in polvere
50 g amido di riso
Preparation.Mescolate le polveri in barattolo a bocca larga, agitandole con cucchiaio inox. Evitate ambienti umidi; aggiungete un sacchettino di gel di silice per mantenerle fluide.
Dosaggio Washing machine: 1 cucchiaio (15 GR) direttamente nel cestello sopra i capi Pre-ammollo pannolini: 1 cucchiaio in 5 l di acqua calda 30 minutes, poi consueto ciclo
Ammorbidente ultra-delicato all’acido citrico al 15%
Oltre a rendere i capi morbidi, riduce il calcare e neutralizza i residui alcalini del detersivo. Considerate che i pediatrisconsigliano gli oli essenziali per i primi 3 mesi di vitat, ma dopo, possono essere aggiunte 5 gocce per litro di un olio essenziale biologicodermo-testeddella fragranza preferita, meflio se un olio essenziale di lavanda, agitando bene. Gli ingredienti per 1,150 l di liquido.
150 g acido citrico anidro (di tipo alimentare)
1 l d’acqua demineralizzatatiepida
Preparation.Sciogliete l’acido citrico nell’acqua, travasate in una bottiglia in plastica HDPE.
Dosaggio Washing machine: 80-100 ml nella vaschetta ammorbidente
Scheda ricette (ingredienti base + Doses)
Ecco uno schema riassuntivo delle nostre 4 ricette di detersivi delicati per il bucato del neonato.
Ricetta
Ingredienti principali
Preparation
DosAGGI
Dove usarla
Gel di sapone di Marsiglia
• 2,5 l acqua
• 250 g scaglie sapone Marsiglia 72 %
• 2 cucchiai bicarbonato
1. Sciogli le scaglie in acqua bollente.
2. Frulla 1 min per omogeneizzare.
3. Intiepidendo, aggiungi bicarbonato.
4. Riposa 24 h → Gel, agitare prima dell’uso.
Washing machine : 70 ml / 4–5 kg Mano : 1 cucchiaio / 5 l
Entrambi (Daily, capi chiari)
Detergente neutro al sapone di Castiglia
• 800 ml acqua demineralizzata
• 150 ml sapone di Castiglia liquido
• 2 cucchiai bicarbonato (Optional)
• 1 cucchiaino acido citrico
1. Sciogli bicarbonato in acqua calda
2. Versa il Castiglia, mescola piano
3. Aggiungi citrico (pH ≈ 6,5–7)
4. Imbottiglia. Ha validità 3 months
Washing machine: 60 m per 4 kg Mano : 1 tappino (≈ 20 ml) for 5 l
Entrambi (colori e capi delicati)
Polvere delicata all’ ossigeno attivo
• 400 gr bicarbonato
• 250 gr percarbonato
• 150 gr citrato di sodio
• 50 gr amido di riso
1. Miscela le polveri in barattolo.
2. Aggiungi sacchetto gel di silice.
3. Chiudi ermetico; conserva al secco.
Washing machine : 1 cucch. ≈ 15 g Pre-ammollo : 1 cucch. / 5 l
Lavatrice o pre-ammollo pannolini
Ammorbidente all’acido citrico 15%
• 150 gr acido citrico
• 1 l acqua demin.
1. Sciogli citrico in acqua tiepida
2. Travasa in bottiglia HDPE
3. Agita prima dell’uso
80–100 ml nella vaschetta
(nessun profumo nei primi 3 months)
Solo lavatrice (fase ammorbidente)
Consigli per il bucato del neonato
Sono in molte le donne che scelgono di optare percomportamenti e acquisti bioquando diventano mamme, perché cominciano ad avere una maggiore sensibilità verso l’idea di sostenibilità. Uno degli aspetti che più coinvolge le neo-mamme è ilbucato e una delle domande più ricorrenti è: come posso pulire a fondo i suoi vestitini senza risultare aggressiva per la delicata pelle del mio bébé?
Sfatiamo subito alcuni miti: per lavare bene gli indumenti di un neonato
non è indispensabile sterilizzarli a temperature molto alte, Indeed, secondo alcuni esperti questa modalità li renderebbe meno protetti epiù esposti alla contaminazionedi agenti esterni nocivi, e di sicuro se si utilizzano detersivi in grande quantità, rischiamo ai piccoli dermatiti varie.
l’uso dell’ammorbidente è sconsigliatoin quanto deposita un film trasparente sui tessuti che può causare allergie alla pelle. Se si utilizza un mezzo bicchiere di aceto bianco, i vestitini del piccolo resteranno ugualmente morbidi e soffici, senza risultare dannosi.
è meglioevitare trattamenti sbiancanti con additivi e candeggi vari, per evitare il rischio didermatiti e allergiea carico della loro pelle delicata. Ricordiamo che a parte alcuni capi in cui una detersione ‘energica’ è essenziale perché sono sempre molto sporchi, as pannolini in tessuto, bavaglini e lenzuola, tutto il resto non necessità di forti azioni lavanti.
si consiglia distendere i vestiti dei piccoli richiede maggiore attenzione e al rovescioperché non ingialliscono. Fate attenzione se gli indumenti si asciugano all’esterno. Infatti sarebbe meglio evitare gli orari della mattina e del tardo pomeriggio perché sono quelli conmaggiore concentrazione di traffico e di polveri sottiliche potrebberocontaminare le fibre dei vestiti.
Buone pratiche per fare le ricette di detersivi
Niente profumonei primi mesi: gli allergeni delle fragranze sono segnalati dai dermatologi AIDECO come causa frequente di dermatite da contatto.
Usare preparati neutri (pH 6-7)e ben risciacquati che limitano la TEWL e l’irritazione
Mettere un’etichetta con nome e datadi preparazione su ogni flacone e agitare sempre prima dell’uso
Conserva lontano da luce-umidità and, Of course, fuori dalla portata dei più piccoli.
Con queste formule essenziali riduci tensioattivi aggressivi, allergeni e residui alcalini, offrendo alla pelle ancora immatura del neonato un bucato davveroskin-friendly.
Fonti scientifiche
L’aumento delle allergie è un dato oggettivo che ormai numerosi studi confermano essere legato all’eccessiva pulizia degli ambienti in cui viviamo.
Rispondiamo ad alcune delle domande più frequenti sul bucato e i detersivi da usare per rlavare i panni dei neonati in maniera sicura.
Gli ingredienti evitare nei detersivi per neonato
La scelta del detersivo per lavare i vestiti del bébé passa anche dall’etichetta e dall‘INCI. Controllate che non ci siano questi ingredienti che devono per legge essere citati obbligatoriamente se presenti in quantità oltre l’1%.
Tensioattivi anionici fortias Sodium Lauryl Sulfate (SLS), Sodium Laureth Sulfate (SLES), Ammonium Lauryl/Lauryl Ether Sulfate, Sodium Coco Sulfate, perché rimuovono troppi lipidi della barriera cutanea e ne alterano il naturale equilibrio, causando il rischio di dermatite irritativa, specialmente sotto i 12 months.
Tensioattivi zuccherinicome il coco-glucoside, decyl-glucoside, o saponi potassici di oli vegetali.
Profumi sintetici e allergenicome Linalool, Limonene, Citronellol, Hexyl Cinnamal, Geraniol, Benzyl Alcohol, musk sintetici. Sono i primi imputati nelle dermatiti allergiche da contatto infantili allergie respiratorie. Ricordate che la direttiva 2003/15/CE ne elenca 26 come obbligo di dichiarazione
Formulazioni senza profumooppure fragranze certificate IFRA a tenore inferiore a 0,01%
Conservanti altamente sensibilizzanticome Methyl-/Methylchloro-isothiazolinone (MI/MCI), Benzisothiazolinone, cessori di formaldeide (DMDM Hydantoin, Imidazolidinyl Urea, Quaternium-15). Questi sono i principali agenti di eczemi professionali. L’EWG li classifica a rischio allergico alto
Sorbato di potassio, benzoato di sodio, fenossietanoload un valore inferiore allo 0,8%.
Sbiancanti ottici (optical brighteners)come il Disodium Distyryl Biphenyl Disulfonate, Tinopal CBS-X, Stilbene 120, che si depositano in fibra e possono rimanere a contatto con la pelle, con potenziale fotosensibilizzante; inutili per capi baby
Percarbonato di sodio (ossigeno attivo) dopo i 40°
Candeggianti al cloroSodium Hypochlorite, Dichloroisocyanurate Irritazione cutanea, rilascio di clorammine se miscelati; ISS li sconsiglia per il bucato infantile salvo sporco biologico estremo.
Ossigeno attivoe semplici temperature oltre 60°
Ftalati e fissatori di profumocome il Diethyl Phthalate (DEP), che sono classificati come interferenti endocrini sospetti e sono vietati in molti prodotti, ma sono ancora presenti in alcuni detersivi profumati
Detergenti senza fragranze sintetiche
Coloranti sintetici CI 42090, CI 45100, CI 18050… che non hanno nessuna utilità funzionale, ma sono portatori di possibili allergie o rilascio metalli pesanti come nichel e cromo
Formule incolori o coloratecon estratti vegetali certificati.
Enzimi proteolitici ad alta concentrazionecome Protease, Amylase, Subtilisin. Sono utili contro macchie proteiche ma possono aumentare la reattività cutanea su pelle atopica; evitare se il bimbo presenta eczema. Meglio usarli solo in detergenti specifici per pannolini, ben risciacquati
EDTA e fosfonaticome il Tetrasodium EDTA ed HEDP. Non sono irritanti ma persistono nell’ambiente. e infatti molte certificazioni eco-bio li escludono.
Citrato di sodio e gluconato di sodio
Parabeni a catena lungacome Butyl-, Propyl-, Isobutyl-paraben che hanno probabili attività estrogeno-simile e la cui presenza oggi è rara, ma da evitare soprattutto in prodotti baby secondo principio di precauzione. Sono altamente inquinanti e potenzialmente tossici per l’organismo
Un detersivo per neonati non ha profumazioni artificiali e contiene tensioattivi di origine vegetale, ed è preferibile che sia certificato da un’ente sicuro e affidabile (EU Ecolabel, ICEA Eco-Bio, AIAB Detergenza) che escludono dallo standard molte di queste sostanze.
L’aceto come ammorbidente per il bucato dei neonati
L’aceto è attivo grazie all’acido acetico (pH ≈ 2,5) che scioglie il carbonato di calcio, quello che rende l’acqua dura, e dà rigidità alle fibre dei tessuti. In teoria è utile, perché aiuta a rimuovere i residui alcalini dei detersivi che possono irritare la pelle.
Eventuali residui nei capi sono comunque più bassi del valore in cui può diventare irritante per la cute. Therefore, per la maggior parte dei lattanti è un ingrediente sicuro. Se però il piccolo ha un eczema atopico, il lieve pH acido può pizzicare sulle micro-lesioni.
L’odore caratteristico svanisce quasi del tutto all’asciugatura, ma su tessuti spessi come spugna e panni di microfibra, può persistere, ma non è certo tossico.
In addition, bisogna ricordare che la sua acidità nel tempo può intaccare le guarnizioni in gomma e le parti metalliche, specie se usato a ogni lavaggio.
Le linee guida dermatologiche AIDECO consigliano di usare degli ammorbidenti senza allergeni e con pH neutro e non citano l’aceto come opzione raccomandata. Meglio quindi preferire soluzioni più stabili di pH come l’acido citrico.
L’alternativa consigliata è una soluzione al 15% di acido citrico. Basta sciogliere 150 gr di acido citrico anidro in 1 l di acqua demineralizzata e usarne 80–100 ml nella vaschetta ammorbidente. Questo prodotto è meno corrosivo dell’aceto per le parti meccaniche e non ha nessun odore residuo, pur sciogliendo il calcare più efficacemente e abbassando la durezza dell’acqua, così è utile anche per ipannolini lavabili.
Quando iniziare a lavare il corredino del neonato
Di solito si consiglia di lavare tutto il corredino (body, tutine, lenzuolini, copertine di cotone imbottito o lana) 3-4 settimane prima della data presunta del parto, cioè fra la 34ᵃ e la 36ᵃ settimana di gravidanza.
Così avrete il tempo di far asciugare e riporre i capi in ordine prima dell’arrivo del bebé.
Anche i nuovi capi o i regali dell’ultimo minuto vanno sempre lavati prima di metterli al neonato. Se il corredino resta inutilizzato per oltre 2-3 mesi in armadio, un lavaggio rapido a 30° senza detersivo (solo ammorbidente naturale e risciacquo) toglie l’eventuale polvere accumulata.
Come lavare body e tutine per un neonato
Ecco i nostri consigli su come lavare body e corredino del neonato in poche mosse:
Separate per colore e tessuto. Bianchi e capi chiari da un lato, colorati e scuri dall’altro, cotone leggero separato da lana o spugna.
Scegliete un detersivo delicatocon formulazione baby ed eco-bio, senza sbiancanti ottici né profumo intenso con un dosaggio leggermente inferiore a quello indicato
Impostate il programma.Quello per il cotone a 30°–40° per l’uso quotidiano, a 60° solo se ci sono macchie di feci-urina abbondanti. Oppure il ciclo “delicato” o “baby care” con risciacquo extra.
Bleach.Niente candeggio al cloro, se serve igienizzare i bianchi, aggiungete 1 cucchiaio di percarbonato (ossigeno attivo) a 40°
Ammorbidente.Usate come ammorbidente solo dell’acido citrico al 15% nella dose di 80 ml nella vaschetta per non avere residui alcalini e ammorbidire le fibre
Evitate profumie oli essenziali nei primi 3 months
Stendete all’aria (meglio al sole lieve) o usate l’asciugatrice a bassa temperatura
Passate il ferro sul rovescioper eliminare batteri residui e distendere le cuciture: i capi più morbidi sulla pelle del bebé
Così si riducono le irritazioni cutanee, si prolunga la durata dei tessuti e si mantieni il corredino pronto per l’uso in totale sicurezza.
Quale smacchiatore per i vestiti dei neonati
In pratica è utile usare un oxi-smacchiatore granulare (da aggiungere al detersivo) o uno spray enzimatico baby certificato eco-bio. Questa è la scelta più sicura e delicata per rimuovere le macchie del corredino.
Il prodotto deve avere una base di ossigeno attivo (percarbonato di sodio) per sbiancare e igienizzare sopra i 40°, ma senza cloro né profumi.
In addition, è importante che abbia uncontenuto enzimatico lieve, ad esempio la proteasi e l’amilasi rimuovono le macchie di latte, pappa e feci, ma la formula deve esserenickel testede senza sbiancanti ottici.
Infine è opportuno chenon ci siano solventi o candeggianti al cloro,come candeggina, ammoniaca, nafta o acetati che irritano la pelle e rovinano le fibre.
Si consiglia di controllare cheabbia una certificazione eco-bio (ICEA, Ecolabel, AIAB) per garantire l’assenza di allergeni e conservanti ad alto rischio.
Marche eco-bio 2025: qual è il miglior detersivo per neonato
Ovviamente nei negozi e nella GDO di molte città sono in vendita buoni detersivi adatti ai neonati: alla spina o confezionati, liquidi o in polvere, l’offerta del settore è ampia (tra i principali: detersivo in polvere per lavatrice Esselunga Ecolabel, Coop Viviverde, detersivo liquido lavatrice per capi delicati EcorNaturasì). Per i più esigenti e attenti all’etica sostenibile invece sono tanti anche i siti web e i forum dedicati che offrono consigli pratici.
In short, tra quelli in commercio, potrete trovare i prodotti che si adattano alle esigenze della pelle del vostro piccolo in maniera eccellente e usano prodotti di ottima qualità. Ecco allora una tabella comparativa che vi aiuterà nella scelta secondo vari parametri, sia di efficacia, che sicurezza, oltre che per rapporto qualità-prezzo tra i marchi eco-bio più cercati.
Prodotto
Efficacia
(★ 1–5)
Sicurezza E Pelle sensibile
Fascia prezzo
(EURO/L)
Certificazioni
INCI sintetico
Winni’s Baby
★★★★☆
Ipoallergenico, nickel tested, profumo delicato
≈ 5,8 euro/L
EU Ecolabel, Vegan OK
5-15 % tensioattivi non-ionici di origine vegetale, < 5 % anionici, enzimi, parfum
Vi siete mai chiesti quali sono le 10 verdure più ricche di proteine? Perché puntare sulle proteine vegetali?
Quando pensiamo alleProteins, la mente va subito a carne, uova o legumi. But there are also verdure insospettabiliche offrono un ottimo apporto proteico. In un’alimentazione attenta allasustainability, imparare a valorizzarle è fondamentale.
Ridurre il consumo di carnenon significa rinunciare alle proteine: means diversificaree fare scelte più intelligenti. Scopriamo allora quali ortaggi vale la pena considerare veri e propri “alleati muscolari”.
Ecco quali portare in tavola più spesso
Le dieci verdure più proteiche
La classifica si basa sulcontenuto proteico per 100 gramsdi prodotto ed è stata elaborata su dati nutrizionali ufficiali. Alcune di queste sono comuni nelle nostre cucine, ma il loro valore proteico è spesso sottovalutato.
Spinach: contengono circa2,9 g of proteins every 100 g. Ottimi crudi in insalata o cotti come contorno.
Cime di rapa: Provide 3,3 g of proteins. Un must per chi ama i piatti regionali.
Carciofi: with 3,5 g of proteins, spiccano per gusto e versatilità.
Asparagus: 2,9 g of proteins, perfetti in frittate o al vapore.
Green beans: 2,4 g of proteins, ideali come accompagnamento leggero.
Broccoli: 2,8 g of proteins, facili da abbinare a cereali o pasta.
Cavolfiore: 2 g of proteins, ma ottimo anche per ricette low carb.
Verza: 3,3 g di proteine e un profilo nutrizionale completo.
Peperoni: 1,2 g of proteins, i meno proteici della top ten ma ricchi diVitamin C.
Ecco di seguito una bella infografica che le riassume e che potete anche scaricare e salvarvi sul vostro smartphone o computer.
All 10 verdure più ricche di proteine
Sources
Le informazioni nutrizionali sulle verdure riportate in questo articolo si basano su dati ufficiali pubblicati dalCentro di Ricerca Alimenti e Nutrizione (CREA), l’ente italiano di riferimento per la composizione degli alimenti.
Come inserirle nella dieta quotidiana
Il segreto sta nelgiocare con gli abbinamenti. Un piatto di cereali integrali con verdure proteiche, For example, offre un profilo di amminoacidi completo.
Questi piatti non solo saziano, ma aiutano amantenere la massa muscolareanche in regimi alimentari più leggeri. Per chi praticamountain biking, aggiungere proteine vegetali può migliorare il recupero e la performance senza appesantire la digestione.
Un piccolo passo verso la sostenibilità
Scegliere verdure ricche di proteine significa ancheridurre l’impatto ambientale. Le colture orticole consumano meno risorse rispetto all’allevamento intensivo e permettono unarotazione agricolapiù efficiente.
In addition, molte di questeverdure sonoseasone facilmente reperibili in Italia, anche presso produttori locali o mercati contadini. Questo le rende non solo salutari, ma anche una sceltaetica e responsabile.
Ecco alcuniconsigli utili per coltivare la clivia. Of the family of Amaryllidaceae, la clivia è unaperennial plantproveniente dal Sud Africa. Molto resistente, è una pianta che ha bisogno di poche cure e che riesce a sopravvivere anche con poca luce.
Questa pianta ha un elevato potere decorativo, per via delle lunghe e strette foglie verdi scuro e i fiori dalla particolare forma a tromba, vi avevamo già parlato delle curiosità botaniche, come origine e significato del nome in questoapprofondimento.
Ora invece ammiriamola per prima cosa in un breve video con anche una rapida sintesi di questa pianta per poi passare ai consigli pratici su come coltivarla al meglio
Per la coltivazione come pianta d’appartamento, la temperatura ideale degli ambienti è di 21°C. In estate può essere spostata all’aperto, collocata in un punto che sia riparato sia dalla luce diretta del sole che dalle correnti d’aria.
Ecco la nostra infografica di sintesi su come coltivare la clivia
Anche in inverno può essere coltivatain giardino, purché si viva in zone caratterizzate dainverni miti, come ad esempio il sud Italia o le isole. Altrimenti, è bene metterla al riparo in casa oppure in una veranda o un balcone chiuso.
Non ama l’esposizione diretta al sole. Cresce benissimo anche a mezz’ombra.
Che terra ci vuole per la clivia
La clivia necessita di unterreno drenante, in grado di evitare i ristagni idrici.Si consiglia quindi di preparare un substrato mescolando terra da giardino, Peate sabbia.
Per la coltivazione in vaso, si consiglia l’utilizzo di vasi in terracotta con 20 cm al massimo di diametro.
Every 3-4 anni anni è bene procedere con il rinvasoin un contenitore più grande del precedente. Evitare di effettuare i rinvasi più di frequente rispetto a quanto indicato perché potrebbe bloccare la fioritura.
Dove mettere le clivie in inverno
Poiché è una pianta che risente molto del freddo e del gelo, in winter (in zone con temperature sotto gli 8°C), andrebbe tenuta in casa, coltivandola come una pianta d’appartamento, oppure in unaserra calda. La posizione ideale è alla luce indiretta, o comunque filtrata, e lontano da fonti di calore dirette come stufe, camini e termosifoni.
Then, con l’arrivo dei primi caldi, quando la temperatura si assesta attorno ai 15-16°C, è possibile portare la clivia all’esterno.
Si tratta di una pianta che non ha bisogno di molta luce.
E dove tenerla in estate
Essendo una pianta di origini tropicali, la clivia sopporta molto bene il caldo siccitoso e afoso. L’importante è che ci sia anche un adeguato tasso di umidità. Cresce bene anche con poca luce ed anzi, è meglio preferire la mezz’ombra piuttosto che la piena luce, in quanto i raggi del sole possono ustionare le sue foglie.
Consigli utili per coltivare la clivia: watering
Ecco ora alcuni consigli per le annaffiature.
Quanto va bagnata la clivia
In primavera ed estate, ovvero durante il periodo vegetativo, la clivia vuole abbondante acqua così da favorire la fioritura. Il terriccio va mantenuto umido, facendo però attenzione ad evitare i ristagni di acqua. In autunno e in inverno, instead, le irrigazioni possono essere ridotte ma senza far mai seccare il terreno.
Dopo ogni irrigazione ricordarsi di vuotare sempre il sottovaso per evitare ristagni.
Per la coltivazione in casa, vaporizzare regolarmente acqua sulle foglie durante i periodi in cui sono in funzione gli impianti di riscaldamento e di condizionamento.
Come va bagnata la clivia
È preferibile usareacqua demineralizzata
Vaporizzare le foglie frequentemente e con regolarità
After 2-3 ore dall’annaffiatura, vuotare sempre il sottovaso per evitare ristagni
Fare attenzione che non si accumuli acqua nella parte centrale delle foglie
Sistemare il vaso della clivia sopra ad un sottovaso riempito di acqua e ciottoli in modo tale che l’ambiente circostante si mantenga umido
Come pulire le foglie
Circa una volta al mese, si consiglia di pulire le foglie. Sostenendo con il palmo della mano la pagina inferiore di ogni foglia, passarla delicatamente con un panno inumidito.
Consigli utili per coltivare la clivia: fertilization
Durante la bella stagione (da aprile a settembre) una volta ogni 2 settimane somministrare unFertilizerliquido specifico per piante da fiore, da diluire nell’acqua delle irrigazioni. Il procedimento va ridotto ad una sola volta al mese, nel periodo autunno-inverno.
Alternativamente, è anche possibile usare un fertilizzante per piante da fiore,granulare a lenta cessione, da interrare 4 volte l’anno.
Quante volte fiorisce la clivia
Di norma comincia a fiorire verso metà primavera. Then, i suoi fiori durano per tutta l’estate. Se condizioni in condizioni ideali, può avere anche una seconda fioritura.
Come curare la clivia dopo la fioritura
La clivia fiorisce durante la bella stagione, da metà primavera a fino alla fine dell’estate. Al termine del periodo di fioritura, la pianta entra in riposo vegetativo. È inoltre possibile avere anche una seconda fioritura.
Il procedimento prevede le seguenti operazioni:
Repotting
sospensione sia delle irrigazioni che delle concimazioni
collocazione della pianta in un luogo fresco (10 °C circa) e con poca luce
Once this is done, se la pianta è in buona salute, After 1 mese e mezzo-2 mesi, comincerà a spuntare lo stelo fiorale. Una volta che lo stelo sarà ben sviluppato in altezza, riportare la pianta all’interno e curarla come di consueto.
Sulla base di quanto appena spiegato, è chiaro che è possibile scegliere quando avere la clivia in fiore oltre che in primavera-estate. For example,, per averla in fiore nel periodo fra Natale e Carnevale, è bene procedere come più sopra spiegato verso ottobre-novembre.
Nelle zone fredde, è bene portare la pianta al riparo d’inverno.
Consigli utili per coltivare la clivia: che concime usare per la clivia
During the flowering period, indicativamente da metà marzo a settembre, una volta a settimana la clivia va concimata con un fertilizzante liquido ricco di potassio, da diluire all’interno dell’acqua delle annaffiature.
Il rinvaso
La clivia è una pianta che non richiedere frequenti rinvasi. Ama infatti stare “stretta”. For that, il rinvaso va effettuato con una cadenza di 2-3 years, up to a maximum of 5.
Al bisogno, ovvero quando le radici stanno davvero molto strette, è bene procedere col rinvaso. Il periodo dell’anno ideale per procedere con questa operazione è la primavera.
A causa degli sporadici rinvasi, il terreno della clivia può impoverirsi. Per evitare ciò, in primavera è bene sostituire lo strato più superficiale di terriccio con del terriccio nuovo e fresco, light, drenante e di buona qualità.
Malattie e nemici della clivia
Typically, la clivia è una pianta piuttosto resistente, che non ha particolari problemi in termini di malattie e parassiti. However, though, non è totalmente. Vediamo quindi seguito quali possono essere i suoi principali nemici.
Parassiti
Cochineal. Provoca macchie scure sulle foglie e si elimina passando del cotone imbevuto di alcol sulle foglie
Ragnetto rosso: un tipo di acaro che si può debellare vaporizzando sull’area colpita un composto fatto di acqua eMarseille soap.
Diseases
Le malattie che più di frequente possono colpire la clivia sono quelle diorigine fungina, as the rust And the muffa grigia. Queste si manifestano con macchie su foglie e fiori. Se non trattate per tempo, possono portare alla morte della pianta stessa. Typically, le malattie di origine fungina sono provocate da un eccesso di acqua e di umidità. Per prevenirle, then, la pianta va sistemata in un ambiente ben ventilato e non molto umido. In addition, è bene fare attenzione anche ad evitare i ristagni idrici durante le annaffiature.
Cure errate
La clivia – come qualsiasi altra pianta – può inoltre soffrire anche in caso di cure non adeguate. Gli errori più comuni sono legati all’irrigazione e all’esposizione alla luce.
Eccesso di acqua: provoca marciume radicale
Innaffiature insufficienti: provocano la disidratazione della pianta
Esposizione diretta alla luce del sole per lunghi periodi: provoca lo scurimento delle foglie, e può provocare anche ustioni e bruciature
Ricordiamo che la clivia va annaffiata in maniera moderata, per far sì che il terreno si mantenga umido ma non zuppo. In addition, è importante usare un terriccio ben drenante.
Se la Clivia è coltivata in casa, va sistemata in un luogo ben illuminato ma al riparo dai raggi diretti del sole. All’aperto, instead, l’ideale è collocarla in posizione a mezz’ombra, e protetta con una copertura adeguata nelle ore centrali della giornata.
FAQ: domande e risposte su come coltivare la clivia
Ci avete scritto in molti, ecco alcuni problemi comuni.
Perché la clivia non fiorisce: possibili errori
Se la clivia non produce fiori, le cause possono essere le seguenti:
vaso troppo grande
durante l’inverno la pianta è stata conservata in luoghi troppo caldi
annaffiature insufficienti nel periodo di vegetazione
Perché la clivia ha le foglie gialle: possibili cause
Quando le piante non stanno bene, lo manifestano attraverso il loro aspetto. Se la clivia ha le foglie gialle, le cause possono essere ricondotte ai seguenti motivi:
eccesso di luce diretta
irrigazioni eccessive
annaffiature carenti
inizio di malattie fungine
Gli inconfondibili fiori della clivia.
Quando rinvasare la Clivia?
La Clivia va rinvasatasolo quando le radici hanno occupato interamente il vaso e sporgono dai fori di drenaggio; di solito accade ogni3-4 years. Il momento ideale èpoco dopo la fioritura, tra fine primavera e inizio estate (maggio-giugno in Italia): la pianta è in fase di crescita attiva ma non sta impiegando energie per la produzione dei fiori. Scegli un contenitore di1-2 cm più largodel precedente, usa un terriccio ricco ma ben drenante e avvolgi delicatamente il pane radicale, evitando di rompere le radici carnose. During the winter, instead, evita il rinvaso: la pianta è in semi-riposo e sopporta male gli spostamenti di substrato.
Come moltiplicare la clivia
La clivia può essere riprodotta tramite divisione delle piante e per seme. Esaminiamo nel dettaglio le 2 tecniche.
Per divisione
La moltiplicazione per divisione della pianta permette di ottenere piante esattamente uguali alla pianta madre. Here's how to do it.
Prelevare dal vaso una pianta adulta e rimuovere il terriccio dalle radici senza danneggiarle
Separare la pianta in più piante facendo però attenzione a non tagliare le radici per evitare danni all’apparato radicale
Interrare le nuove piante così ottenute in nuovi vasi (un vaso per ogni nuova pianta ottenuta) non troppo grande ma che garantisce un po’ di spazio libero
Sistemare i nuovi vasi in un luogo con temperatura media di 16°C circa
Annaffiare le nuove piante evitando i ristagni ed evitando che il terriccio si secchi troppo fra una annaffiatura e l’altra
Quando le nuove piante cominceranno a crescere, ridurre progressivamente le annaffiature e somministrare del concime
By Seed
La moltiplicazione della clivia tramite seme richiede parecchio tempo prima di vedere i primi fiori. Approximately, la prima fioritura avviene dopo circa 3-4 years. In addition, è bene sapere che tramite semina, si possono ottenere fiori dai colori diversi rispetto a quelli delle piante originali.
Ecco qui di seguito la procedura.
Quando le bacche della clivia diventano rosse, raccoglierne i semi
Procedere con l’interramento dei semi il più rapidamente possibile per evitare che i semi si asciughino
Usare vasetti dal diametro di 8-10 cm riempiti con terriccio da semina, ben sciolto e ricco di elementi drenanti, come lapillo vulcanico pomice e perlite
Sistemare i singoli semi in singoli vasi ad una profondità doppia rispetto alle dimensioni del seme stesso
Coprire il seme con il terriccio
Collocare i vasetti in un luogo luminoso e con una temperatura media pari a 21°C circa
I primi germogli cominceranno a comparire dopo 6-8 settimane dalla semina
Quando cominceranno a spuntare le nuove foglioline, spostare i vasetti delle nuove piantine in un luogo on temperatura di 16°C circa
Thematic analysis
Gli appassionati digardeningtroveranno utili anche questi altri post sulle piante da appartamento.
I green walls (o giardini verticali) sono la risposta piùgreen functioned efficace ai problemi che affliggono le città moderne. Offrono una protezione naturale dall’inquinamento acusticoe dallosmog,forniscono un’ottimacoibentazioneche permette Saving ai fini del riscaldamento e del raffrescamento degli edifici e una buona resistenza al fuoco.
And not only. I benefici che questi particolari ‘rivestimenti’ naturali possono garantire toccano anche la sfera del benessere, perché la loro vista, invece di un muro di cemento nellajunglacittadina, riposa l’occhio e rilassa la mente, aumentando persino il valore dell’immobile! Scopriamoli meglio insieme.
Quanti tipi di muri verdi esistono?
But look closely at what this is really about. Esistono varie tipologie di muri verdi, tutte facilmente adattabili a qualsiasi superficie architettonica e modulabili a seconda delle specifiche esigenze:
– partial or total external façade coverings
– -supporting walls
– retaining walls
– fences
Le pareti verdi possono essere realizzate sularge panels or modules that can be assembled, that are well integrated with the features of the wall and that guarantee the functionality of Windows and doors.
L’impiantistica moderna indirizzata alla realizzazione di pareti verde trova maggiore applicazione in due tipologie di impianto: the facciatabreezy, ideal for covering the exterior walls of large buildings, and the acoustic walls, progettate esclusivamente per garantire isolamento acustico e abbellimento di aree urbane in prossimità di scali, Road and highway connections, railroads.
Ma vediamoli nel dettaglio.
The ventilated façade
Among the most popular systems in terms of vertical green, includes a construction technique of Assembly of panels fitted with vegetation.
Questo ha l’indubbio vantaggio di garantire lasostituibilitàeven a single panel. Il periodo di assestamento delle piante dalla posa dell’impianto è di circa12 months and typically thesubstrati colturaliposti a supporto della vegetazione (with selected plants from nurseries), garantiscono la distribuzione uniforme dell’acqua e unaGreen surface throughout the year.
I pannelli sono realizzati generalmente inlamiera di alluminio ossidatocon struttura a celle per ospitare le piante e scanalature atte a favorire il flusso dell’acqua.
Il lato posteriore dei pannelli è cieco, quindi nessun pericolo ‘umidità’ per i muri dell’edificio. I moduli, In addition, vengono fissati alla parete attraverso unagriglia in alluminioche funge da supporto, e resiste all’umidità e agli agenti atmosferici.
Tra l’impianto e la parete viene lasciato uno spazio (camera d’aria) per garantire la ventilazione e l’isolamento termo-acustico. Le piante vengono posizionate su unosub-strato irrigante di feltro di polipropileneche all’interno racchiude un nucleo diPeate perlite espansa, cioè una roccia vulcanica che trattiene l’umidità ricreando l’Habitatnaturale per la crescita delle piante, una tecnica questa, molto diffusa nella colturaidroponica.
Barriere fonoassorbenti
Sono barriereautoportanti, mono o bif-acciali, particolarmente adatte alla riduzione dei rumori e al miglioramento dell’estetica urbana in prossimità di stazioni ferroviarie e autostrade. In questo caso la struttura è retta damontanti in acciaiosui quali vengono installati i pannelli già saldati alla rete metallica.
Per il riempimento vengono utilizzatisub-strati molto leggericapaci di trattenere al meglio l’acqua e di apportare i nutrienti necessari a tutte le piante innestate.
L’ingombro che queste strutture comportano è veramente minimo (13,3 cm di spessore per le mono-facciali, 22 cm le bi-facciali), il ché li rende facilmente adattabili a qualsiasi tipo di superficie e contesto.
Muri verdi: quali sono le specie vegetali più adatte
Nella parte precedente si è parlato dei vantaggi di una parete verde ed esaminato tecniche di assemblaggio e tipologie di impianti, ora resta da capire quali sono le specie vegetali più adatte ad un rivestimento naturale per edifici o per barriere acustiche, che tipo di manutenzione necessitano e quali sono i costi di realizzazione.
Per quanto riguarda le piante, the scelta ricade quasi sempre su varietà a bassa manutenzione, che necessitano cioè di poche cure e interventi sporadici durante l’anno.
Altra caratteristica importante, devono essere tappezzanti, then spazio a rampicanti, cespugli, arbusti e piante pendenti.
Per quanto riguarda le varietà da prato, le più utilizzate sono suddivisibili in 2 categories:
variety microterme (Grasses)perché resistono bene al freddo ma non al caldo
variety macrotherm (zizzania and Couch grass) perché amano i climi caldi e con le basse temperature perdono colore ed entrano in riposo vegetativo per poi ‘rinverdirsi’ in the spring
However, la scelta delle essenze deve tener conto di diversi fattori, tra cui i più importanti sono la zona geografica in cui l’edificio è ubicato (esposizione al sole, ventosità, orientamento…), il fabbisogno idrico e fioritura delle essenze e la tipologia di impianto e substrato utilizzato.
La vegetazione deve essere posata in condizioni ambientali e climatiche favorevoli e sarà importante seguirne lo sviluppo e l’adattamento soprattutto nei primi 8-12 mesi dalla posa.
Irrigazione e fertilizzazione sono le cure fondamentali per tutte le varietà impiegate nelle pareti vegetali. Per garantire acqua e concime si ricorre spesso a sistemi automatici incorporati negli impianti stessi, through horizontal collectors at different levels of the wall.
Tali collettori sono connessi avertical tubesche percorrono in altezza la struttura, distribuendo i nutrienti a tutte le piante. Se l’impianto è dotato di unsistema di irrigazione a ciclo chiuso, l’acqua impiegata è quella piovana, conservata in vasche di raccolta alla base del muro.
Quali sono i benefici dei muri verdi
Questi sistemi di verde urbano verticale hanno innumerevoli vantaggi per gli edifici e per l’uomo:
Isolamento termico:agiscono come uno strato isolante, riducendo le dispersioni di calore in inverno e il surriscaldamento in estate, e questo si traduce in un minore consumo energetico per il riscaldamento e il raffrescamento, con conseguente risparmio economico
Isolamento acustico:assorbono le onde sonore, riducendo l’inquinamento acustico proveniente dall’esterno
Protezione della facciata:proteggono la facciata dell’edificio dagli agenti atmosferici, come pioggia, vento e raggi UV, prolungandone la durata e riducendo i costi di manutenzione
Mitigazione dell’effetto isola di calore:grazie all’evapo-traspirazione delle piante si riducono le temperature nelle aree urbane, mitigando l’effetto isola di calore
Gestione delle acque piovane:assorbono parte delle acque piovane, riducendo il carico sulle reti fognarie e il rischio di allagamenti
Aumento della biodiversità urbana:forniscono habitat per insetti, uccelli e altre specie animali, contribuendo ad aumentare la biodiversità urbana
Riduzione dello stress:il contatto con la natura ha un effetto positivo sulla salute mentale, riducendo lo stress e migliorando l’umore, migliorano il benessere psicologico dei cittadini, favorendo il rilassamento e la concentrazione.
Mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici:contribuiscono a ridurre l’isola di calore urbana, mitigando gli effetti negativi delle ondate di calore sulla salute umana
Come realizzare un micro-giardino verticale in 5 Moves
Tempo di lavoro ≈ 2 ore – Budget: 60-120 € for 1 m²
Come realizzare un giardino verticale in 5 Moves
Andiamo ad utilizzare ilMetodo “a tasche di feltro”: è il più economico e modulare, adatto a balconi e pareti interne in ombra luminosa.
Passo
Cosa fare
Tips
1.Scegli la parete
Orientamento nord-est o interno ben illuminato. Evita muri con infiltrazioni.
parete idonea, esposizione
2.Fissa il pannello
Avvita al muro un pannello di feltro con tasche (60 × 100 Cm). Lascia 2 cm di camera d’aria per evitare condensa.
tasche verticali, substrato modulare
3.Prepara l’irrigazione
Inserisci un tubo capillare da 6 mm nella parte superiore; collega a un timer per 2 min al giorno.
drip irrigation
4.Inserisci il substrato
Riempi ogni tasca con ⅔ universal soil + ⅓ fibra di cocco; aggiungi perlite per drenare.
substrato leggero, pH neutro
5.Pianta e fertilizza
Piante consigliate: ferns, pothos,, tradescantia, herbs. Nebulizza concime organico ogni 30 Gg.
piante ombra, manutenzione facile
Manutenzione base:pota gli eccessi 1 volta/mese, regola il timer in base alla stagione e controlla il pH (5,5 – 6,5).
Quanto costa un muro verde?
But quanto si spendeper tutto questo? I fattori che determinano il prezzo finale sono molteplici: materiali utilizzati per la struttura, sistema d’irrigazione, substrato, essenze. A titolo di esempio basti considerare che per unafacciata verde di 2 Meters high, dotata di vasche di irrigazione e strutture di sostegno in alluminio il costo si aggira intorno ai420-450 euro al metro quadro.
Possiamo dire che unrange di costo aggiornato al 2025 is 80-500 €/m² per soluzioni modulare indoor e 250-600 €/m² per facciate esterne, prendendo come riferimento i preventivi pubblicati da portali di settore
Faremo ora riferimento ad una installazione da interno.
A seconda delle dimensioni del progetto, il costo di una parete vegetale interna varia da 250 at 2.100 euro per sqm, comprese le spese di fornitura e installazione.
Per un’installazione ottimale per il benessere delle piante e una creazione estetica, rivolgetevi a un professionista.
Attention: the Bonus Verdenon è più prorogato dal 1° January 2025, ma le spese 2020-2024 restano detraibili (36 %)
Video di muri verdi
Ecco una recente installazione in piazza San Babila a Milano.
E per finire un muro verde tutto naturale in questo video dal nostro canale Youtube.
FAQ su muri verdi e giardini verticali
Ecco alcune risposte a domande molto comuni su questa particolare tipologia di giardino.
Quanto dura un muro verde? Con manutenzione regolare può superare i 20 years; la membrana impermeabile va verificata ogni 5.
Serve molta acqua? No: con irrigazione a goccia consuma in media 2-4 l/m² per day, la metà di un prato tradizionale.
Quali piante stanno bene in ombra? Felci di Boston, pothos, asplenium, calatea e peperomia sono ideali per esposizioni < 1 000 lux.
Si possono detrarre le spese nel 2025? The Bonus Verdenon è stato rinnovato; restano detraibili solo spese sostenute entro il 31 December 2024.
Che manutenzione richiede? Potatura trimestrale, controllo irrigazione settimanale e fertilizzazione organica mensile.
Qual è il costo medio al m²? Fai-da-te indoor: 80-150 €/m²; facciata professionale outdoor: 250-600 €/m² (prezzi 2025).
Una delle piante d’appartamento più particolari è l’Anthuriumo anturio: coltivalo a 20-28 °C in luce diffusa, terriccio torba-perlite; irriga 2 ×/set in estate e nebulizza le foglie.
L’Anthurium, o “fiore di cera”, è tra le piante da interno più scenografiche: spate colorate, foglie lucide e poche esigenze se sai come coltivarlo.
In this guide 2025 vedremo passo passo come rinvasarlo, concimarlo e prevenire macchie fogliari, così da mantenere la tua pianta sana e in fiore tutto l’anno.
Ecco di seguito tutte le altre indicazioni per conoscerlo meglio e per iniziare a coltivare questa bellissima pianta che è anche consigliata perpurificare l’aria di casa.
Che pianta è l’Anthurium?
Si tratta di una pianta originaria delle zone tropicali edappartiene alla famiglia delle Araceae. Generalmente viene considerata tra leindoor plants, Since in our country it is difficult to find a suitable climate to facilitate growth. La caratteristica principale è la presenza dellaspata,una sorta di foglia rovesciata e di colore acceso, da cui spunta lo spadice, una spiga allungata con fiori ermafroditi. Si stima che siano presenti almeno 500 different species, distinte per colori e forme.
Gli steli di questo scenografico fiore possono raggiungere un’altezza di 10 cm e sono perfetti per unbouquet of flowerselegante e raffinato.
Quanti tipi di Anthurium ci sono
Scopriamo adesso alcune delle specie più diffuse:
Anthurium scherzerianum: foglie lunghe e fiori che possono variare dal rosso all’arancione.
Anthurium veitchii: foglie lunghe fino a 90 Cm, con tante innervature che formano solchi e spate di colore verde e giallo.
Anthurium crystallinum: foglie di colore verde con innervature di colore argenteo e spate verdi.
Athurium andreanum: ha fiori rosso acceso ed è tra le più diffuse e conosciute anche nel nostro Paese, anche se originaria della Colombia. In condizioni climatiche buone può raggiungere anche i 50 cm high. Le foglie sono di colore verde scuro, sono lucide e hanno la forma che ricorda un cuore. Nel tempo sono state create nuove combinazioni di colori, per cui oggi affianco alla varietà rossa troviamo anche fiori di colore rosa, bianco o fucsia.
Anthurium bianco: non è altro che una variazione dell’Andreanum. Le spate sono di colore bianco e di forma tondeggiante, mentre lo spadice assume diverse sfumature: bianco alla radice, rossastro al centro e poi termina con il colore giallo.
Come coltivare l’Anthurium: guida passo passo
Veniamo ora ai consigli in dettaglio:
Prepara il vaso (5 min) Scegli un contenitore forato di 2 cm più largo del pane radicale; stendi 2 cm di argilla espansa sul fondo per migliorare il drenaggio.
Miscela il substrato (3 min) Combina in parti uguali torba bionda, fibra di cocco e perlite; il pH finale deve stare fra 5,5 and 6,5.
Sistema la pianta (2 min) Posiziona l’Anthurium al centro, col colletto appena sopra il livello del terriccio; compatta delicatamente.
Annaffia correttamente (1 min) Bagna finché l’acqua esce dai fori; in estate ripeti quando i primi 2 cm di substrato sono asciutti (approximately 2 times a week), in inverno dimezza la frequenza.
Mantieni l’umidità (30 sec al giorno) Nebulizza le foglie con acqua piovana o demineralizzata e tieni un sottovaso con argilla bagnata; mira a ≥ 60 % di umidità relativa.
Illuminazione ottimale (continuo) Colloca la pianta in luce diffusa brillante, evitando sole diretto delle ore centrali; l’ideale è una finestra a est o a nord-ovest schermata da tenda leggera.
Nutri e stimola la fioritura (2 min al mese) Da marzo a ottobre somministra un fertilizzante liquido 20-20-20 o specifico per aroidi alla metà del dosaggio indicato.
Rimuovi foglie e spate danneggiate (1 min ogni 2 weeks) Taglia alla base con forbici disinfettate per prevenire malattie e favorire nuovi getti.
Rinvasa quando serve (15 min, every 2 years) Se le radici sporgono dal vaso o il substrato si compatta, ripeti i passaggi 1-3 in the spring, aumentando il diametro del contenitore di 2-3 Cm.
Moltiplicazione per divisione (facoltativa) Durante il rinvaso, separa delicatamente i polloni con almeno 3 foglie e piantali in vasi singoli; mantieni alta umidità finché attecchiscono.
Seguendo questi 10 passaggi garantirai al tuo Anthurium crescita vigorosa e fioriture prolungate tutto l’anno.
Ecco invece le cose da non fare riassunte in questa bella infografica.
Ecco invece cosa non dovete assolutamente fare
FAQ: domande e risposte su come coltivare l’anthurium
Spazio ora alle molte domande che ci avete inviato e che sono davvero utili come aspetti pratici.
Che clima predilige?
Prima di acquistare una pianta di questo tipo, bisogna considerare che necessita di particolari condizioni climatiche: temperature molto alte e un buon grado di umidità.
Che terriccio vuole l’Anthurium
For the loam, mescolate in parti uguali terra da giardino, sabbia e Peat.
Dove posizionare l’Anthurium
Scegliete un luogo al riparo da correnti d’aria, luminoso ma non esposto ai raggi diretti del sole.
Dove mettere l’Anthurium in inverno
D’inverno la temperatura non dovrebbe mai scendere al di sotto dei 15°, quindi è davvero improbabile che questa pianta possa restare in giardino.
Inoltre i forti sbalzi di temperatura possono essere pericolosi per la sua stessa sopravvivenza.
Quante volte si annaffia l’Anthurium
Annaffiate abbondantemente e assicuratevi di sistemare dell’expanded clay in the under-10s, dove andrete a versare un po’ d’acqua per garantire il giusto livello di umidità.
Prima della fioritura, potete annaffiare fino a 2 volte al giorno se fa molto caldo.
Come capire se ha bisogno d’acqua
Il primo segnale è l’ingiallimento delle foglie. However, il metodo migliore per capire quando è ora di annaffiare la pianta, è toccare il terriccio, inserendovi un dito per almeno 2 cm deep.
Così potrete sentire se è ancora un po’ umido o del tutto asciutto.
Come si concima l’Anthurium
Da primavera fino a settembre ricordatevi di concimare la pianta ogni 15 days. Preferite delFertilizer natural, in formato liquido, da diluire nell’acqua delle irrigazioni.
In autunno e in inverno, procedete a fertilizzare solo 1 volta al mese.
Quando va potato
Non necessita di potatura, andranno eliminate solo le foglie secche. Attention: questa pianta può essere tossica per il vostro gatto, scoprite qui lepiante velenose per gatticon le foto per riconoscerle.
Quanto dura un Anthurium
Se riuscite a sistemare la pianta in condizioni ottimali, può durare anche molti anni.
Come moltiplicare la pianta di Anthurium
Il metodo più usato perché garantisce ottimi risultati è la divisione per cespi.
Vediamo come procedere:
Bagnare per bene il terriccio.
Estrarre la pianta con delicatezza, afferrandola per la sua parte basale, facendo molta attenzione a non rompere le radici.
Separare alcune zonedella pianta che presentino 3-5 foglie ciascuna.
Mettere ogni piantina in un vasocon un substrato costituito da: Peat, terriccio per fiori e sabbia, rispettivamente nelle proporzioni di 3:2:1.
Esporre il vaso alla luce e vaporizzarela pianta ogni 3 giorni circa.
Come fare la talea di Anthurium
Se invece si vuole utilizzare il metodo della talea, prendete delle piccole porzioni di pianta e sistematele in un vasetto con un terriccio costituito da 3 parti di torba e 1 di terra universale.
Premere con delicatezza e annaffiare . Sistemare i vasetti con le piantine in una stanza con almeno 24° and, every 3-4 days, spruzzarle d’acqua per ricreare il giusto livello di umidità.
Quando cambiare vaso all’Anthurium
Di norma va rinvasato ogni 2-3 years, oppure quando la pianta è visibilmente ormai diventata troppo grande per il vaso in cui si trova ora.
Il momento ideale dell’anno per procedere con il rinvaso è la primavera.
When it blooms?
Se coltivata in maniera ottimale, la pianta riesce a fiorire anche tutto l’anno. Il periodo di fioritura resta comunque l’estate e dura all’incirca un paio di mesi.
Generalmente si usa sorreggere gli steli con dei sostegni, perché questi tendono ad appendersi a causa del peso.
Come si fa a far rifiorire?
Oltre a mettere in pratica tutti i consigli sopra spiegati, soprattutto in termini di buon terriccio e giusta frequenza di irrigazioni, ecco cosa fare per incoraggiare la pianta a produrre nuovi fiori:
sistematela in una zona dove riescaa ricevere molta luce diffusa e, Possibly, dove vi sia anche un livello alto di umidità
la temperatura deve essere superiore ai 18°
somministrate delFertilizerricco di nutrienti come fosforo e potassio
Come far diventare rossi gli Anthurium
Per avere dei fiori di un bel rosso brillante, caratteristici della varietàIn. Andreanum, utilizzate un terreno ben drenato e fate attenzione che resti sempre umido, ma mai zuppo d’acqua.
La pianta deve restare in un ambiente con temperatura compresa fra 20° e 27°. Finally, durante il periodo della crescita, every 5 weeks or so, somministrare un po’ by Composting.
Perché i fiori diventano marroni
Può capitare soprattutto in inverno. Usually, le cause vanno ricondotte all’utilizzo di acqua troppo fredda e ad una esposizione errata: in the cold, al buio e in presenza di correnti d’aria.
Come mettere l’Anthurium in acqua
Wanting, è anche possibile coltivare questa pianta in idroponica. In this case, bisogna utilizzare acqua demineralizzata o piovana.
Va benissimo anche l’acqua minerale delle classiche bottiglie. Se invece si volesse adoperare l’acqua del rubinetto, anzitutto occorre sincerarsi che non sia troppo calcarea. After which, va fatta comunque decantare per 24 hours.
Cosa fare se l’Anthurium ha foglie macchiate
A volte può capitare che le foglie risultino macchiate. Con molta probabilità la causa è da rintracciarsi nella diffusione della cochineal Powdery.
Potete toglierle a mano o servendovi di una pinzetta e poi potete procedere con una bella disinfestazione.
Ci sono tanti rimedi per leAphids, nel caso della cocciniglia invece si può creare un detergente naturale utilizzando 20 g Marseille soap and 1 l d’acqua.
Come fare quando le foglie di Anthurium si macchiano di marrone
Usually, le macchie di colore marrone sono provocate da un eccesso di concime.
To resolve this issue, provate ad annaffiarlo in maniera più abbondante del solito in modo tale che l’acqua in eccesso lavi via i sali che si sono accumulati all’interno del terreno.
Come pulire le foglie di Anthurium
Basta semplicemente spruzzare direttamente sulle foglie dell’acqua tiepida e poco calcarea. Attendere poi che asciughino in maniera naturale.
Evitate di esporle in zone soggette a correnti d’aria per favorire l’asciugatura!
Come si tolgono le foglie secche
Controllate le foglie, possono voler dire parecchie cose sullo stato di salute della vostra pianta.
foglie secche e scolorite, indicano che con molta probabilità l’avete esposta ai raggi diretti del sole e questo ha creato anche una condizione di scarsa umidità.
foglie che iniziano a cadere prima del previsto, indicano che la temperatura è troppo bassa, quindi assicuratevi di spostarla in un luogo più idoneo.
foglie che cominciano ad appassire fino a seccare, se inizia dopo che la pianta ha prodotto nuovi fiori è un processo naturale, e basterà eliminarle utilizzando un paio di forbici disinfettate.
Come fare quando le foglie dell’Anthurium ingialliscono
Ci possono essere vari motivi, ma va controllato dove sono ingiallite le foglie.
Se presenta tutte le foglie gialle, con molta probabilità le radici stanno rischiando di marcire a stretto contatto con l’acqua. Accade quando le annaffiature sono troppo persistenti e si formano ristagni che impediscono alle radici di assimilare le sostanze nutritive.
Se presenta molte foglie giallepotrebbe essere posto in una zona troppo ventilata, per cui basterà posizionare il vaso in una zona diversa della casa.
Se le foglie sono gialle solo ai bordi, in questa situazione il problema è l’opposto, ovvero la pianta è disidratata o è stata concimata in eccesso.
Come curare le malattie dell’Anthurium
Vediamo ora quali sono i principali nemici in fatto di parassiti e malattie, e i relativi metodi per combatterli.
Marciume radicale: malattia fungina che attacca le radici, interrompendo lo sviluppo delle foglie. Since, as a rule, è causato dal ristagno d’acqua, occorre far asciugare per bene il substrato o, better yet, rinvasarlo utilizzando nuovo terriccio e disponendo sul fondo delle biglie o del materiale drenante. Unfortunately, se la patologia ha ormai raggiunto uno stato avanzato, è difficile riuscire a fermarla
Ragnetto rosso: piccoli acari che si attaccano sulla pagina inferiore delle foglie. Typically, la loro presenza viene segnalata per la presenza di sottili ragnatele e dal fatto che le foglie cominciano a diventare giallognole. In this case, un ottimo prodotto naturale da utilizzare è il sapone molle, che va spruzzato sotto le foglie, e che è da alternare all’olio minerale bianco che, instead, va ad agire contro le uova
Cocciniglia bianca e cocciniglia a scudetto: piccoli insetti bianchi che si attaccano a foglie e fusti. Si eliminano togliendolo direttamente con le mani e passando le parti intaccate con un batuffolo di cotone imbevuto con alcool. Alternatively, si consiglia di applicare sulla pianta malata dell’olio minerale bianco. Il trattamento va ripetuto per 2-3 volte ogni 3 weeks or so
Antracnosi: malattia di origine fungina che provoca la formazione di macchie tonde, scure e secche. Usually, la causa scatenante è da ricondurre ad una scarsa circolazione d’aria. In this case, staccare le foglie più colpite e somministrare un apposito prodotto fungicida che, dalle foglie, si diffonde in tutta la pianta
Muffa grigia: un’altra patologia fungina che provoca la formazione di muffa grigiastra alla base dei fusti. In genere viene causata da annaffiature eccessivamente frequenti e ravvicinate. per risolvere il problema, bisogna innanzitutto agire sulle condizioni ambientali: aspettare quindi che il terreno si asciughi completamente prima di procedere con nuova irrigazione, e sistemare la pianta in un ambiente ben aerato. After which, può essere utile anche sfoltire la pianta, eliminando alcuni steli dei più vecchi. Finally, somministrare un fungicida ad ampio spettro ogni 20 giorni circa, fino alla scomparsa del problema
Cosa significa: perchè regalare un Anthurium
The meaning of flowers del suo nome è da ricollegarsi ai sentimenti dell’amore e dell’amicizia. Generalmente questa pianta viene regalata anche durante il periodo natalizio, essendo più longeva e di facile manutenzione rispetto alla classica stella di Natale.
Gli antichi greci associavano lo spadice alle frecce di Cupido, il dio dell’amore, arricchendo questo fiore di un simbolismo tutto particolare.
Quanto costa una pianta di Anthurium
Una pianta in vaso di medie dimensioni, high about 60-70 Cm, costa tra 25 and 35 Euro. Alcuni esemplari più raripossono costare anche 250 Euro, as l’Anthurium cristallinum clarinerium. Piantine più piccole, alte 20 Cm, si aggirano sui20 Euro.
Perché in aereo si tappano le orecchie? Una questione di pressione… e di salute per un fastidio comune, ma esistonorimedi naturali per le orecchie tappate in aereoche sono semplici ed efficaci anche per prevenire il problema. Questa guida è pensata per aiutarvi a viaggiare senza dolore o disagio.
Perché le orecchie si tappano in aereo
Immaginate di essere seduti sul vostro volo, tutto tranquillo, quando all’improvviso… pop! Le orecchie si chiudono, la voce del vicino diventa ovattata e sentite una pressione fastidiosa nella testa e del dolore alle orecchie. È un fastidio comune, ma dietro quel piccolo disagio si nasconde una precisa spiegazione scientifica.
La causa è la pressione dell’aria ma è coinvolto anche l’orecchio medio. Quando l’aereo decolla o atterra, In fact, la pressione dell’aria nella cabina cambia rapidamente. Il nostro corpo, e in particolare il nostro orecchio medio, ha bisogno di adattarsi a questa variazione per mantenere l’equilibrio tra l’aria interna e quella esterna al timpano.
Il responsabile di questo equilibrio è latromba di Eustachio, un piccolo canale che collega l’orecchio medio alla parte posteriore del naso e della gola. Se la tuba si apre normalmente, l’aria fluisce e il timpano si adatta. Ma se si blocca (per esempio a causa di raffreddore, allergie o semplice lentezza nella compensazione), il timpano si piega verso l’interno e si crea quella fastidiosa sensazione di orecchie tappate.
Chi è più a rischio di tappare le orecchie?
I bambini piccoli, sono a rischio perché hanno le trombe di Eustachio più strette e orizzontali, ma anche le persone che hanno ilcold, the sinusitiso delle allergie, possono avere le vie respiratorie congestionate. Sono a rischio anche i pazienti con otiti ricorrenti, in cui le trombe funzionano meno.
Anche chi pratica sub e apnea, e già mette sotto stress l’equilibrio pressorio delle orecchie, è soggetto a possibili problemi di dolore e fastidio.
Rimedi scientificamente efficaci
Ci sono alcuni metodi scientifici per risolvere il fastidioso problema:
Tecnica di Valsalva: tappate il naso e poi chiudete la bocca e provate a ‘soffiare’ con forza moderata. Questo dovrebbe aprire le trombe di Eustachio e riequilibrare così la pressione
Tecnica di Toynbee: provate a deglutire mentre tenete il naso chiuso
Gomme da masticare o caramelle dure da succhiare: stimolano la deglutizione
Spray decongestionanti nasalthe (usati con cautela e su indicazione medica): liberano le vie nasali prima del decollo o atterraggio
Tappi auricolari filtranti da volo: regolano gradualmente la pressione sulle orecchie.
Quali sono i rimedi naturali per
Potete prepararvi a non soffrire di tappi nelle orecchie e dolori con questi metodi naturali.
Infuso di zenzero e menta: decongestionante naturale
Inalazioni con olio essenziale di eucalipto o di timo: liberano le vie respiratorie
Oli essenziali sul fazzoletto durante il volo (olio essenziale di menta o di lavanda
Medicina alternativa per evitare che le orecchie si tappino in aereo
Potete ricorre anche ad alcune tecniche che arrivano dalle medicine dolci:
Agopuntura auricolare: secondo alcuni studi (Auricular Acupuncture in Pressure-Induced Ear Pain, 2017), può ridurre la sensibilità alla pressione in soggetti predisposti.
Homeopathy: alcuni usanoNux Vomicao Belladonna prima del volo, ma l’efficacia scientifica è controversa.
E se la cabina fosse mal pressurizzata?
Una cabina non correttamente pressurizzata (evento raro) può causare:
Forte dolore auricolaree perdita dell’udito temporanea
Vertigini, nausea, emorragie nasali
Barotrauma: danno fisico al timpano, che può portare a perforazione
In casi estremi, le autorità aeronautiche richiedono maschere di ossigeno proprio perché una pressurizzazione anomala può mettere a rischio anche la respirazione.
Cosa dice la scienza sulle orecchie tappate in aereo
Airplane ear – A neglected yet preventable problem, Sudip Bhattacharya, Amarjeet Singh, Roy Rillera Marzo, 2019, AIMS Public Health: esplora i problemi ORL legati ai cambiamenti di quota
American Academy of Otolaryngology: raccomanda l’uso delle tecniche di compensazione e dei tappi filtranti
European Journal of Pediatrics, 2020: sottolinea la maggiore vulnerabilità nei neonati e bambini piccoli.
Rimedi per orecchie tappate in volo in sintesi
Questi sono i modi per diminuire o prevenire i problemi di ml d’orecchio in volo
Tipo di rimedio
Metodo
Quando usarlo
Medico
Tecnica di Valsalva e di Toynbee
Durante decollo o atterraggio
Medico
Spray nasale decongestionante
30 minuti prima del volo
Medico
Tappi auricolari da volo
Tutto il volo
natural
Inalazioni con eucalipto/timo
Prima del volo
natural
Infusi di zenzero/menta
Prima del volo
natural
Oli essenziali su fazzoletto
Durante il volo
Consiglio pratico
Masticare gomme o caramelle
Durante fase di decollo e atterraggio
Le orecchie si tappano in aereo perché la pressione cambia più velocemente di quanto il nostro corpo riesca a compensare. Con pochi accorgimenti – naturali o medici – è possibile affrontare il volo con maggiore comfort. E se soffri spesso di questi disturbi, parlane con un otorinolaringoiatra: potrebbero esserci soluzioni preventive su misura per te.
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Oggi più che mai, fermiamoci a osservare, ascoltare e rispettare ciò che ci circonda. Celebriamo laGiornata della Terracon due protagonisti silenziosi della biodiversità quotidiana: il Tarassaco And the Cinciallegra.
La pianta del giorno: Dandelion (Taraxacum officinale)
The Dandelion, spesso considerato un’erbaccia, è in realtà una pianta straordinaria: fiorisce ovunque, nutre api e farfalle, è commestibile e depurativa. Lasciarlo crescere significa aiutare gli impollinatori e la biodiversità urbana.
L’animale del giorno: Cinciallegra (Parus major)
Vivace, curiosa e inconfondibile nel piumaggio giallo e nero, the Cinciallegraè tra gli uccelli più diffusi nei nostri parchi. Nidifica in cavità naturali o casette artificiali e svolge un ruolo importante nel controllo degli insetti.
Cosa osservare oggi in natura
Nei prati e lungo i sentieri, i fiori gialli del tarassaco illuminano il verde. Nei giardini e sui balconi, la cinciallegra è attiva: canta, esplora, costruisce il nido. Basta poco per accorgersi della ricchezza che ci circonda.
Gesto green del giorno
Lascia uno spazio del tuo giardino o balcone a fioriture spontanee comeDandelion, margherite, malva. E se puoi, installa unacasetta-nidoper aiutare le cinciallegre a trovare rifugio.
Notizia green flash
“Sempre più città italiane creano aree fiorite per impollinatori” – Dalle aiuole ai parchi, le piante spontanee tornano protagoniste per ridurre l’uso di pesticidi e aiutare insetti e uccelli a ripopolare gli spazi urbani.
Hai una curiosità o una foto da proporre? Taggaci su Instagram con#Tuttogreen, 20 or scrivici qui
Good morning! È il19 April 2025e come ogni giorno, Tuttogreen ti accompagna con ispirazioni verdi, curiosità naturali, consigli sostenibili e notizie per vivere meglio in armonia con il Pianeta.
La pianta del giorno: Mint (Mentha spicata)
The Mintè una delle piante aromatiche più diffuse e apprezzate. Facile da coltivare anche inbalcone, è utile in cucina, in herbal teas and forallontanare insetti. Its leaves, fresche e profumate, sono simbolo di vitalità e rinnovamento.
L’animale del giorno: Passero domestico (Passer domesticus)
The Passeroè un piccolo uccello sociale e vivace che vive in città, campagne e giardini. Nidifica in primavera tra siepi e cornicioni. Vederlo è segno di un ecosistema urbano ancora in equilibrio. Lascia semi e acqua sul balcone per accoglierlo.
Cosa succede oggi in natura
È il periodo in cui la menta comincia a emettere nuove foglie e a espandersi con energia. I passeri, tra cinguettii e voli rapidi, animano mattinate e tramonti. I giardini prendono vita tra aromi, richiami e nuovi germogli.
Almanacco 19 Aprile tuttogreen: eventi e ricorrenze
Weekend dellaBiodiversityurbana – Escursioni e iniziative nei quartieri per scoprire piante e animali che vivono accanto a noi.
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Grazie a @fab per aver condiviso questo angolo verde e profumato! Vuoi essere presente anche tu? Tagga la tua foto con#Tuttogreen, 20su Instagram.
Notizia green flash
“Rinasce l’interesse per gliorti urbani” – Sempre più famiglie coltivanothe aromatice ortaggi sui balconi: un modo semplice per mangiare sano, ridurre gli sprechi e insegnare la natura ai più piccoli.
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