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Fiori da davanzale: idee resistenti e profumate per ogni stagione

Fiori da davanzale: idee resistenti e profumate per ogni stagione

Tutto per la scelta dei migliori fiori da davanzale: quando pensiamo a un davanzale fiorito, la prima cosa che vogliamo è Farbe, resistenza e poco impegno. Alcuni fiori si adattano perfettamente a questa esigenza e possono fare la differenza anche a livello di percepito della vostra abitazione.

Tra i più affidabili ci sono i garofanini, veri stakanovisti del balcone: richiedono pochissima manutenzione, resistono al sole diretto e regalano fioriture per mesi. Ottimi anche i gerani zonali, che tollerano bene il caldo e sono perfetti per davanzali esposti a sud.

Altrettanto tosti sono die begonie, soprattutto le varietà semperflorens: fioriscono dalla primavera fino ai primi freddi e non si lamentano se saltiamo un’annaffiatura.


Esposizione al sole: ogni fiore ha il suo posto

Non tutti i davanzali sono uguali. C’è chi ha il sole tutto il giorno e chi vive in ombra quasi costante. Ecco qualche dritta per scegliere bene.

Per posizioni soleggiate puntiamo su portulaca und lobelia. La prima ama il caldo secco e regala fiori vistosi; la seconda, più delicata, va annaffiata con regolarità ma ama la luce diretta.

Lobelia
Ecco i fiori della Lobelia

Nei davanzali esposti a nord o in ombra, brillano piante come impatiens und edera geranio. L’impatiens colora anche gli angoli più bui, mentre l’edera geranio offre un bel contrasto tra foglie ricadenti e fiori vivaci.

impatiens
belle queste due impatiens

Fiori profumati per un effetto wow

Un bel davanzale non deve solo essere bello da vedere: se aggiungiamo il Parfüm, l’effetto è doppio. Alcuni fiori sono perfetti per questo.

Das gelsomini nani sono ideali per gli spazi piccoli, rilasciano un profumo inconfondibile senza invadere troppo. Auch die pisello odoroso, rampicante e coloratissimo, si presta benissimo al vaso: richiede solo un piccolo sostegno.

Altre opzioni interessanti: lavanda nana, che tiene anche lontane le zanzare, und menta fiorita, decorativa e utile in cucina.


Tocchi creativi per un davanzale che si fa notare

Oltre alla scelta dei fiori, possiamo giocare con forme e accostamenti. Alcuni abbinamenti semplici rendono il davanzale ancora più scenografico.

  • Accoppiamo calibrachoa und petunie per un’esplosione di colori

  • Alterniamo fiori cascanti con varietà più compatte per dare movimento

  • Inseriamo piante aromatiche (Rosemary, Salbei, Basilikum) per un mix utile e bello

Un’idea in più? Usiamo vasi colorati o sospesi per creare dinamismo e verticalità, sfruttando ogni centimetro anche in spazi stretti.

I miei fiori da davanzale preferiti

Infine per farvi capire i miei gusti ho realizzato una infografica che vi elenca quelli che a me piacciono di più, fatemi sapere nei commenti se siete d’accordo o se avete altri gusti.

I miei fiori da davanzale preferiti
Migliori fiori da davanzale: ecco i miei preferiti, Geranien, petunie, campanule, begonie e pervinche

Altri consigli per balcone e terrazzo

Ultimo aggiornamento il 24 April 2025 Von Rossella Vignoli

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Dormire con il cane o il gatto, cosa dice davvero la psicologia

Dormire con il cane o il gatto

Dormire con il cane o il gatto non si tratta solo di affetto o di una semplice abitudine serale. Dormire accanto al nostro animale domestico racconta molto del nostro Charakter. Secondo alcuni studi psicologici, chi condivide il letto con il proprio pet mostra tratti specifici della personalità. E non parliamo solo di amanti degli animali.

Iniziamo dal dato più interessante: molte persone che dormono con il proprio cane o gatto lo fanno perché cercano un senso di protezione. La vicinanza dell’animale riduce lo stress e crea una sensazione di sicurezza profonda. Non è un caso che questo comportamento sia più comune tra chi tende a provare ansia o a soffrire d’insonnia.

Chi ha questa abitudine, Außerdem, mostra spesso una spiccata empatia. È più predisposto ad ascoltare, a comprendere e ad avvicinarsi agli altri con rispetto. In der Praxis, una persona che non si ferma alla superficie.


Una questione di emozioni (e di psiche)

Accogliere il proprio Hund oder gatto sotto le coperte rivela molto più di quanto sembri. È un gesto che riflette anche un certo grado di altruismo: chi lo compie è spesso orientato a mettere il benessere altruianche quello del proprio petdavanti al proprio comfort.

C’è poi un altro aspetto interessante: queste persone sono spesso introspective. Tendono a riflettere, a fare i conti con sé stesse, a vivere una vita interiore più attiva. La compagnia silenziosa e costante dell’animale diventa così quasi una forma di meditazione notturna.

Un altro dato? Chi dorme con il proprio animale ha spesso uno stile di vita meno convenzionale. Maggiore flessibilità, meno rigidità nei ritmi quotidiani, e una visione della casa come spazio condiviso anche emotivamente.


I benefici concreti di dormire con il cane o il gatto: meno ansia, più serenità

La presenza dell’animale nel letto ha un impatto anche sul nostro benessere mentale. Dormire col cane o col gatto può alleviare stati d’ansia, aumentare la qualità del sonno percepita e offrire una forma di conforto emotivo che non tutti riescono a trovare altrove.

In sintesi, questi sono i tratti più comuni riscontrati:

  • Empatia elevata

  • Bisogno di protezione e sicurezza

  • Altruismo marcato

  • Tendenza all’introspezione

  • Capacità di gestione dellAngst

  • Legame affettivo forte col proprio pet

  • Stile di vita meno rigido

dormire con il vostro pet- infografica
Tutti i benefici del dormire con il vostro per riassunti in questa infografica

Dormire con il cane o il gatto: una scelta personale, ma non casuale

Ovviamente non esiste una regola universale. Non tutti gli amanti degli animali dormono col proprio cane o gatto, e non tutti quelli che lo fanno hanno questi tratti. Ma il quadro psicologico che emerge dai dati è chiaro: chi fa questa scelta tende ad avere un rapporto molto profondo con il proprio animale, spesso più intenso di quello che si vede dall’esterno.

Questa abitudine ci racconta una cosa precisa: gli animali non sono solo animali. Per molti, sono una parte viva e presente della quotidianità, anche nei momenti più intimi, come il sonno.

Fonti scientifiche e approfondimenti

Se siete appassionati di psicologia, ecco le fonti con cui approfondire questo articolo

  1. Smith, B. P., & Phillips, C. J. C. (2019)
    “How Do Pets Affect Sleep? A Review of HumanAnimal Co-sleeping Research
    Quelle: Anthrozoös, Journal of the International Society for Anthrozoology
    👉 Questo studio analizza gli effetti del co-sleeping con gli animali sul benessere psicologico e la qualità del sonno. Conclude che la vicinanza del pet può aumentare la sensazione di sicurezza e ridurre i livelli di stress.

  2. Kogan, L. R., Schoenfeld-Tacher, R., & Simon, In. In. (2012)
    “Behavioral Effects of Animals on Anxiety and Mood in College Students
    Quelle: College Student Journal
    👉 I risultati mostrano che la presenza di animali domestici riduce Angst, Stress e migliora l’umore, confermando il ruolo del pet come supporto emotivo.

  3. McConnell, In. R., et al. (2011)
    “Friends with Benefits: On the Positive Consequences of Pet Ownership
    Quelle: Journal of Personality and Social Psychology
    👉 Gli autori evidenziano che chi possiede un animale domestico mostra una maggiore autostima, empatia und soddisfazione della vita.

  4. Krause-Parello, C. In. (2008)
    “The Mediating Effect of Pet Attachment Support between Loneliness and General Health in Older Females Living in the Community
    Quelle: Journal of Community Health Nursing
    👉 Lo studio mostra come il legame affettivo con il pet può migliorare la salute generale e attenuare la solitudine, anche attraverso la condivisione di momenti quotidiani come il sonno.

Tutto sui nostri amici a 4 zampe

Ultimo aggiornamento il 24 April 2025 Von Rossella Vignoli

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Detersivo per neonato con ingredienti naturali: die komplette Anleitung

Ecco come preparare un detersivo per neonato con prodotti naturali per lavare vestiti e pannolini del vostro bébé, e rispettare la sua cute delicata. Ma vi diamo anche dei consigli dermatologici sulla sua pelle sensibile e per evitare la dermatite ed in più la comparazione tra tutte le marche eco-bio più interessanti del 2025. Scopriamoli tutti!

Il neonato e la pelle sensibile

È importante sapere che nei primi due anni di vita l’epidermide del neonato è più sottile di circa il 30 % rispetto a quella adulta, ha un pH ancora vicino alla neutralità (≈ 6) e ghiandole sebacee quasi inattive.

Risultato: meno lipidi di superficie, più dispersione d’acqua e una porta d’ingresso privilegiata per agenti irritantidai tensioattivi dei detergenti alle comuni fragranze.

I disturbi della pelle del neonato

I problemi più frequenti del nostro piccolo sono:

  • Dermatite da pannolino: provocata dall’umidità e dall’occlusione continua del pannolino e per sfregamento dello stesso
  • Dermatite atopica/eczema costituzionale: interessa fino al 20 % dei lattanti italiani e si verifica quando la barriera indebolita fa penetrare allergeni e favorisce l’infiammazione di un eczema
  • Dermatiti da contatto (irritative e allergiche): provocate o aggravate da profumi, coloranti, conservanti presenti in detersivi e cosmetici
  • Xerosi (trockene Haut) e piccole fissurazioni, soprattutto in inverno

Quando i prodotti lavanti diventano un problema

Numerosi studi clinici sulla dermatite atopica pediatrica mostrano che molti detergenti comuni contengono tensioattivi anionicicome SLS o SLEScapaci di rimuovere lipidi intercellulari e aumentare la perdita d’acqua transepidermica (TEWEL), con peggioramento della situazione di secchezza e favorendo la formazione di micro-lesioni della barriera.

Il rischio cresce se si usano prodotti ad alto potere schiumogeno-pH alcalino, ma anche per l’impiego di
detergenti applicati puri direttamente sulla cute del piccolo.

Sogar se si si eccede con la quantità di detersivo per lavare body, lenzuola e tutine del neonato, si rischia di aumentare la probabilità di rash cutanei e affezioni della pelle.

Le linee guida dei dermatologi sul bucato dei neonati

Se molte donne decidono di adottare regolarmente detersivi che rispettino non soltanto lUmgebung Aber auch die fisiologia dei bambiniè interessante conoscere le linee guida dermatologi AIDECO e dell’ISS sul bucato baby.

  • Leggere sempre l’etichetta: meno ingredienti, meglio è
  • Non mescolare detergenti diversi, ad esempio la candeggina e l’ammoniaca creano clorammine tossiche
  • Tenere i prodotti fuori dalla portata dei bambini e nelle confezioni originali
  • Risciacquare a fondo indumenti e asciugamani
  • Usare guanti se la propria pelle è già irritata e applicare una crema emolliente dopo il contatto
  • In caso di dermatite persistente rivolgersi al pediatra:  sintomi possono peggiorare con sovrainfezioni batteriche o fungine

Ricette fai-da-te per fare un detersivo per neonato con ingredienti naturali

Zuallererst: meglio fare il bucato separato dal resto della famiglia. Per lavare a mano, basta usare un buon sapone di Marsiglia mit dem Zusatz von Backen per sbiancare e proteggere i capi.

Sulle macchie grasse si possono utilizzare ingredienti naturali come il Saft einer Zitrone, l’olio di eucalipto, die Talkum oder die Mehl.

Per fare in poco tempo un detersivo efficace e sicuro per lavare i body e le lenzuoline del vostro bébé ecco alcune formulazioni che si basano su tensioattivi molto delicati (sapone di Marsiglia o di Castiglia) e su additivi alcalini-ossidanti usati a dosi minime, in linea con le raccomandazioni di AIDECO (tensioattivi poco schiumogeni e pH fisiologico).

Detergente gel al sapone di Marsiglia

Questa è la ricetta di un gel ideale per i lavaggi quotidiani ed il bucato del bianco, e prevede un sapone di Marsiglia con quantità di 72 % oli vegetali e senza profumo, Weile, come ammorbidente leggero, è usato il bicarbonato, che tampona il pH.

Gli iIngredienti per 2,5 l di gel sono:

  • 2,5 l der Wasser
  • 250 g sapone di Marsiglia in scaglie (con quantità di 72 % oli vegetali e senza profumo)
  • 2 Esslöffel Natron (ammorbidente leggero, tampona il pH)

Vorbereitung. Portate l’acqua a lieve ebollizione. Aggiungete le scaglie, mescolando finché si sciolgono. Fuori dal fuoco, frullate 1 minuto con mixer per evitare i grumi. Quando il composto intiepidisce, incorporate il bicarbonato. Versate in tanica pulita e dopo 24 ore diventerà un gel denso, da agitare prima dell’uso.

Dosaggio
Waschmaschine: 60 ml/4 kg + 1 cucchiaio di percarbonato solo sui bianchi a 40°
Lavaggio a mano: 1 tappino (≈ 20 ml) in 5 l di acqua tiepida

Detergente neutro al sapone di Castiglia

Questo detersivo è ideale per colori e capi delicati, e prevede l’uso del sapone di Castiglia, ottenuto solo da olio d’oliva, privo di profumi e solfati.

Ingredienti per ottenere 1 l di liquido detergente:

  • 800 ml acqua demineralizzata calda
  • 150 ml sapone di Castiglia liquido puro
  • 2 Esslöffel Backen (Optional, aumenta il potere pulente ma alza il pH)
  • 1 cucchiaino acido citricoriporta il pH vicino a 7 (scioglierlo prima in 30 ml Wasser)

Vorbereitung. Sciogliete il bicarbonato nell’acqua calda e unite il sapone di Castiglia, mescolando piano per non fare schiuma. Aggiungete la soluzione di acido citrico, controllando che il pH finale sia fra 6,5 und 7 (con cartine tornasole). Conservate in flacone di vetro scuro; validità 3 Monaten.

Dosaggio
Waschmaschine: 60 ml/4 kg + 1 cucchiaio di percarbonato solo sui bianchi a 40°
Lavaggio a mano: 1 tappino (≈ 20 ml) in 5 l di acqua tiepida

Detersivo in polvere delicato all’ossigeno attivo

Questa ricetta un popiù energetica, è adatta al lavaggio dei body macchiati e dei pannolini lavabili. Il citrato di sodio sequestra calcare ed aiuta il risciacquo, mentre il percarbonato di sodio igienizza con ossigeno già a 40°.

  • 400 g Natron
  • 250 g Natriumpercarbonat
  • 150 g citrato di sodio in polvere
  • 50 g Reisstärke

Vorbereitung. Mescolate le polveri in barattolo a bocca larga, agitandole con cucchiaio inox. Evitate ambienti umidi; aggiungete un sacchettino di gel di silice per mantenerle fluide.

Dosaggio
Waschmaschine: 1 cucchiaio (15 GR) direttamente nel cestello sopra i capi
Pre-ammollo pannolini: 1 cucchiaio in 5 l di acqua calda 30 Minuten, poi consueto ciclo

Ammorbidente ultra-delicato all’acido citrico al 15%

Oltre a rendere i capi morbidi, riduce il calcare e neutralizza i residui alcalini del detersivo. Considerate che i pediatri sconsigliano gli oli essenziali per i primi 3 mesi di vitbei, ma dopo, possono essere aggiunte 5 gocce per litro di un olio essenziale biologico dermo-tested della fragranza preferita, meflio se un olio essenziale di lavanda, agitando bene. Gli ingredienti per 1,150 l di liquido.

  • 150 g acido citrico anidro (di tipo alimentare)
  • 1 l ddemineralisiertes Wasser tiepida

Vorbereitung. Sciogliete l’acido citrico nell’acqua, travasate in una bottiglia in plastica HDPE.

Dosaggio
Waschmaschine: 80-100 ml nella vaschetta ammorbidente

Scheda ricette (ingredienti base + Dosen)

Ecco uno schema riassuntivo delle nostre 4 ricette di detersivi delicati per il bucato del neonato.

Rezept Ingredienti principali Vorbereitung DosAGGI Dove usarla
Gel di sapone di Marsiglia • 2,5 l acqua
• 250 g scaglie sapone Marsiglia 72 %
• 2 cucchiai bicarbonato
1. Sciogli le scaglie in acqua bollente.
2. Frulla 1 min per omogeneizzare.
3. Intiepidendo, aggiungi bicarbonato.
4. Riposa 24 h → Gel, agitare prima dell’uso.
Waschmaschine : 70 ml / 4–5 kg
Mano : 1 cucchiaio / 5 l
Entrambi (quotidiano, capi chiari)
Detergente neutro al sapone di Castiglia • 800 ml acqua demineralizzata
• 150 ml sapone di Castiglia liquido
• 2 cucchiai bicarbonato (Optional)
• 1 cucchiaino acido citrico
1. Sciogli bicarbonato in acqua calda
2. Versa il Castiglia, mescola piano
3. Aggiungi citrico (pH ≈ 6,5–7)
4. Imbottiglia. Ha validità 3 Monaten
Waschmaschine: 60 m per 4 kg
Mano : 1 tappino (≈ 20 ml) für 5 l
Entrambi (colori e capi delicati)
Polvere delicata allossigeno attivo • 400 gr bicarbonato
• 250 gr percarbonato
• 150 gr citrato di sodio
• 50 gr amido di riso
1. Miscela le polveri in barattolo.
2. Aggiungi sacchetto gel di silice.
3. Chiudi ermetico; conserva al secco.
Waschmaschine : 1 cucch. ≈ 15 g
Pre-ammollo : 1 cucch. / 5 l
Lavatrice o pre-ammollo pannolini
Ammorbidente all’acido citrico 15% • 150 gr acido citrico
• 1 l acqua demin.
1. Sciogli citrico in acqua tiepida
2. Travasa in bottiglia HDPE
3. Agita prima dell’uso
80–100 ml nella vaschetta
(nessun profumo nei primi 3 Monaten)
Solo lavatrice (fase ammorbidente)

Consigli per il bucato del neonato

Sono in molte le donne che scelgono di optare per comportamenti e acquisti bio quando diventano mamme, perché cominciano ad avere una maggiore sensibilità verso l’idea di sostenibilità. Uno degli aspetti che più coinvolge le neo-mamme è il bucato e una delle domande più ricorrenti è: come posso pulire a fondo i suoi vestitini senza risultare aggressiva per la delicata pelle del mio bébé?

Sfatiamo subito alcuni miti: per lavare bene gli indumenti di un neonato

  • non è indispensabile sterilizzarli a temperature molto alte, In der Tat, secondo alcuni esperti questa modalità li renderebbe meno protetti e più esposti alla contaminazione di agenti esterni nocivi, e di sicuro se si utilizzano detersivi in grande quantità, rischiamo ai piccoli dermatiti varie.
  • l’uso dellammorbidente è sconsigliato in quanto deposita un film trasparente sui tessuti che può causare allergie alla pelle. Se si utilizza un mezzo bicchiere di aceto bianco, i vestitini del piccolo resteranno ugualmente morbidi e soffici, senza risultare dannosi.
  • Es ist besser evitare trattamenti sbiancanti con additivi e candeggi vari, per evitare il rischio di dermatiti e allergie a carico della loro pelle delicata. Ricordiamo che a parte alcuni capi in cui una detersione ‘energicaè essenziale perché sono sempre molto sporchi, als pannolini in tessuto, bavaglini e lenzuola, tutto il resto non necessità di forti azioni lavanti.
  • si consiglia di stendere i vestiti dei piccoli richiede maggiore attenzione e al rovescio perché non ingialliscono. Fate attenzione se gli indumenti si asciugano all’esterno. Infatti sarebbe meglio evitare gli orari della mattina e del tardo pomeriggio perché sono quelli con maggiore concentrazione di traffico e di polveri sottili che potrebbero contaminare le fibre dei vestiti.

Buone pratiche per fare le ricette di detersivi

  • Niente profumo nei primi mesi: gli allergeni delle fragranze sono segnalati dai dermatologi AIDECO come causa frequente di dermatite da contatto.
  • Usare preparati neutri (pH 6-7) e ben risciacquati che limitano la TEWL e l’irritazione
  • Mettere un’etichetta con nome e data di preparazione su ogni flacone e agitare sempre prima dell’uso
  • Conserva lontano da luce-umidità und, naturalmente, fuori dalla portata dei più piccoli.

Con queste formule essenziali riduci tensioattivi aggressivi, allergeni e residui alcalini, offrendo alla pelle ancora immatura del neonato un bucato davvero skin-friendly.

Fonti scientifiche

L’aumento delle allergie è un dato oggettivo che ormai numerosi studi confermano essere legato all’eccessiva pulizia degli ambienti in cui viviamo.

Skin Barrier Function in Infants: Update and Outlook, 2022, Annisa Rahma, Majella E Lane

Effects of Soap and Detergents on Skin Surface pH, Stratum corneum Hydration and Fat Content in Infants, 1997, Rosmarie Gfatter, Peter Hackl

Randomized trial with soapswhat happens to a newborn baby’s skin, 2022, Larissa Habib Mendonça Gois Topan, Vânia Oliveira Carvalho, Kerstin Taniguchi Abagge

Laundry detergent promotes allergic skin inflammation and esophageal eosinophilia in mice, 2022, Jamie Tanzer,Di Meng,Asa Ohsaki,Julie M. Caldwell,Melissa K. Mingler,Marc E. Rothenberg,Michiko K. Oyoshi

Is Laundry Detergent a Common Cause of Allergic Contact Dermatitis?, 2023, Thomas Norman

Domande frequenti sui detersivi per neonati

Rispondiamo ad alcune delle domande più frequenti sul bucato e i detersivi da usare per rlavare i panni dei neonati in maniera sicura.

Gli ingredienti evitare nei detersivi per neonato

La scelta del detersivo per lavare i vestiti del bébé passa anche dall’etichetta e dall‘INCI. Controllate che non ci siano questi ingredienti che devono per legge essere citati obbligatoriamente se presenti in quantità oltre l’1%.

  • Tensioattivi anionici forti als Sodium Lauryl Sulfate (SLS), Sodium Laureth Sulfate (SLES), Ammonium Lauryl/Lauryl Ether Sulfate, Sodium Coco Sulfate, perché rimuovono troppi lipidi della barriera cutanea e ne alterano il naturale equilibrio, causando il rischio di dermatite irritativa, specialmente sotto i 12 Monaten.
  • Tensioattivi zuccherini come il coco-glucoside, decyl-glucoside, o saponi potassici di oli vegetali.
  • Profumi sintetici e allergeni come Linalool, Limonene, Citronellol, Hexyl Cinnamal, Geraniol, Benzyl Alcohol, musk sintetici. Sono i primi imputati nelle dermatiti allergiche da contatto infantili allergie respiratorie. Ricordate che la direttiva 2003/15/CE ne elenca 26 come obbligo di dichiarazione
  • Formulazioni senza profumo oppure fragranze certificate IFRA a tenore inferiore a 0,01%
  • Conservanti altamente sensibilizzanti come Methyl-/Methylchloro-isothiazolinone (MI/MCI), Benzisothiazolinone, cessori di formaldeide (DMDM Hydantoin, Imidazolidinyl Urea, Quaternium-15). Questi sono i principali agenti di eczemi professionali. L’EWG li classifica a rischio allergico alto
  • Sorbato di potassio, benzoato di sodio, fenossietanolo ad un valore inferiore allo 0,8%.
  • Sbiancanti ottici (optical brighteners) come il Disodium Distyryl Biphenyl Disulfonate, Tinopal CBS-X, Stilbene 120, che si depositano in fibra e possono rimanere a contatto con la pelle, con potenziale fotosensibilizzante; inutili per capi baby
  • Natriumpercarbonat (ossigeno attivo) dopo i 40°
  • Candeggianti al cloro Sodium Hypochlorite, Dichloroisocyanurate Irritazione cutanea, rilascio di clorammine se miscelati; ISS li sconsiglia per il bucato infantile salvo sporco biologico estremo.
  • Ossigeno attivo e semplici tem­pe­ra­tu­re oltre 60°
  • Ftalati e fissatori di profumo come il Diethyl Phthalate (DEP), che sono classificati come interferenti endocrini sospetti e sono vietati in molti prodotti, ma sono ancora presenti in alcuni detersivi profumati
  • Detergenti senza fragranze sintetiche
  • Coloranti sintetici CI 42090, CI 45100, CI 18050che non hanno nessuna utilità funzionale, ma sono portatori di possibili allergie o rilascio metalli pesanti come nichel e cromo
  • Formule incolori o colorate con estratti vegetali certificati.
  • Enzimi proteolitici ad alta concentrazione come Protease, Amylase, Subtilisin. Sono utili contro macchie proteiche ma possono aumentare la reattività cutanea su pelle atopica; evitare se il bimbo presenta eczema. Meglio usarli solo in detergenti specifici per pannolini, ben risciacquati
  • EDTA e fosfonati come il Tetrasodium EDTA ed HEDP. Non sono irritanti ma persistono nell’ambiente. e infatti molte certificazioni eco-bio li escludono.
  • Citrato di sodio e gluconato di sodio
  • Parabeni a catena lunga come Butyl-, Propyl-, Isobutyl-paraben che hanno probabili attività estrogeno-simile e la cui presenza oggi è rara, ma da evitare soprattutto in prodotti baby secondo principio di precauzione. Sono altamente inquinanti e potenzialmente tossici per l’organismo

Un detersivo per neonati non ha profumazioni artificiali e contiene tensioattivi di origine vegetale, ed è preferibile che sia certificato da un’ente sicuro e affidabile (EU Ecolabel, ICEA Eco-Bio, AIAB Detergenza) che escludono dallo standard molte di queste sostanze.

L’aceto come ammorbidente per il bucato dei neonati

L’aceto è attivo grazie all’acido acetico (pH ≈ 2,5) che scioglie il carbonato di calcio, quello che rende lacqua dura, e dà rigidità alle fibre dei tessuti. In teoria è utile, perché aiuta a rimuovere i residui alcalini dei detersivi che possono irritare la pelle.

Eventuali residui nei capi sono comunque più bassi del valore in cui può diventare irritante per la cute. Dunque, per la maggior parte dei lattanti è un ingrediente sicuro. Se però il piccolo ha un eczema atopico, il lieve pH acido può pizzicare sulle micro-lesioni.

L’odore caratteristico svanisce quasi del tutto all’asciugatura, ma su tessuti spessi come spugna e panni di microfibra, può persistere, ma non è certo tossico.

Außerdem, bisogna ricordare che la sua acidità nel tempo può intaccare le guarnizioni in gomma e le parti metalliche, specie se usato a ogni lavaggio.

Le linee guida dermatologiche AIDECO consigliano di usare degli ammorbidenti senza allergeni e con pH neutro e non citano l’aceto come opzione raccomandata. Meglio quindi preferire soluzioni più stabili di pH come l’acido citrico.

L’alternativa consigliata è una soluzione al 15% di acido citrico. Basta sciogliere 150 gr di acido citrico anidro in 1 l di acqua demineralizzata e usarne 80–100 ml nella vaschetta ammorbidente.
Questo prodotto è meno corrosivo dell’aceto per le parti meccaniche e non ha nessun odore residuo, pur sciogliendo il calcare più efficacemente e abbassando la durezza dell’acqua, così è utile anche per i pannolini lavabili.

Quando iniziare a lavare il corredino del neonato

Di solito si consiglia di lavare tutto il corredino (body, tutine, lenzuolini, copertine di cotone imbottito o lana) 3-4 settimane prima della data presunta del parto, cioè fra la 34e la 36settimana di gravidanza.

Così avrete il tempo di far asciugare e riporre i capi in ordine prima dell’arrivo del bebé.

Anche i nuovi capi o i regali dell’ultimo minuto vanno sempre lavati prima di metterli al neonato. Se il corredino resta inutilizzato per oltre 2-3 mesi in armadio, un lavaggio rapido a 30° senza detersivo (solo ammorbidente naturale e risciacquo) toglie l’eventuale polvere accumulata.

Come lavare body e tutine per un neonato

Ecco i nostri consigli su come lavare body e corredino del neonato in poche mosse:

  1. Separate per colore e tessuto. Bianchi e capi chiari da un lato, colorati e scuri dall’altro, cotone leggero separato da lana o spugna.
  2. Scegliete un detersivo delicato con formulazione baby ed eco-bio, senza sbiancanti ottici né profumo intenso con un dosaggio leggermente inferiore a quello indicato
  3. Impostate il programma. Quello per il cotone a 30°–40° per l’uso quotidiano, a 60° solo se ci sono macchie di feci-urina abbondanti. Oppure il ciclo “delicatoo “baby carecon risciacquo extra.
  4. Bleichmittel. Niente candeggio al cloro, se serve igienizzare i bianchi, aggiungete 1 cucchiaio di percarbonato (ossigeno attivo) a 40°
  5. Ammorbidente. Usate come ammorbidente solo dell’acido citrico al 15% nella dose di 80 ml nella vaschetta per non avere residui alcalini e ammorbidire le fibre
  6. Evitate profumi e oli essenziali nei primi 3 Monaten
  7. Stendete all’aria (meglio al sole lieve) o usate l’asciugatrice a bassa temperatura
  8. Passate il ferro sul rovescio per eliminare batteri residui e distendere le cuciture: i capi più morbidi sulla pelle del bebé

Così si riducono le irritazioni cutanee, si prolunga la durata dei tessuti e si mantieni il corredino pronto per l’uso in totale sicurezza.

Quale smacchiatore per i vestiti dei neonati

In pratica è utile usare un oxi-smacchiatore granulare (da aggiungere al detersivo) o uno spray enzimatico baby certificato eco-bio. Questa è la scelta più sicura e delicata per rimuovere le macchie del corredino.

Il prodotto deve avere una base di ossigeno attivo (Natriumpercarbonat) per sbiancare e igienizzare sopra i 40°, ma senza cloro né profumi.

Außerdem, è importante che abbia un contenuto enzimatico lieve, ad esempio la proteasi e l’amilasi rimuovono le macchie di latte, pappa e feci, ma la formula deve essere nickel tested e senza sbiancanti ottici.

Infine è opportuno che non ci siano solventi o candeggianti al cloro, come candeggina, ammoniaca, nafta o acetati che irritano la pelle e rovinano le fibre.

Si consiglia di controllare che abbia una certificazione eco-bio (ICEA, Ecolabel, AIAB) per garantire l’assenza di allergeni e conservanti ad alto rischio.

Marche eco-bio 2025: qual è il miglior detersivo per neonato

Ovviamente nei negozi e nella GDO di molte città sono in vendita buoni detersivi adatti ai neonati: alla spina o confezionati, liquidi o in polvere, l’offerta del settore è ampia (tra i principali: detersivo in polvere per lavatrice Esselunga Ecolabel, Coop Viviverde, detersivo liquido lavatrice per capi delicati EcorNaturasì). Per i più esigenti e attenti all’etica sostenibile invece sono tanti anche i siti web e i forum dedicati che offrono consigli pratici.

Kurz gesagt, tra quelli in commercio, potrete trovare i prodotti che si adattano alle esigenze della pelle del vostro piccolo in maniera eccellente e usano prodotti di ottima qualità. Ecco allora una tabella comparativa che vi aiuterà nella scelta secondo vari parametri, sia di efficacia, che sicurezza, oltre che per rapporto qualità-prezzo tra i marchi eco-bio più cercati.

Prodotto Efficacia
(★ 1–5)
Sicurezza E Pelle sensibile Fascia prezzo
(EURO/L)
Certificazioni INCI sintetico
Winni’s Baby ★★★★☆ Ipoallergenico, nickel tested, profumo delicato ≈ 5,8 euro/L EU Ecolabel, Vegan OK 5-15 % tensioattivi non-ionici di origine vegetale, < 5 % anionici, Enzyme, parfum
Officina Naturae “BiriccoBucato Bimbi ★★★★☆ Nickel tested, senza sbiancanti ottici né enzimi ≈ 11,8 euro/L ICEA Eco-Bio detergenza, Vegan OK Potassium rapeseedate sapone vegetale, Sodium cocoyl sulfate, Caprylyl/Capryl glucoside, Lavendel ätherisches Öl
Chanteclair Vert Bebè ★★★☆☆ Metal tested < 0,0001 % metalli pesanti, con latte d’avena lenitivo ≈ 3–4 euro/L EU Ecolabel, dermatologicamente testato Tensioattivi anionici/non-ionici vegetali, estratto di avena, profumo da oli essenziali, no coloranti
Baby Anthyllis Bucato Delicato ★★★★☆ Senza solfati, nichel/cobalto < 0,4 ppm, pH ≈ 6 ≈ 7,8 euro/L ICEA, Leaping Bunny, Vegan OK Potassium cocoate/oleate, Sodium coceth sulfate (dalla colza), Coco-glucoside, glicerina
BIOPURO Bucato Baby ★★★☆☆ AIAB, nickel tested; senza sbiancanti ottici ≈ 7,2 AIAB Eco Bio detergenza, Vegan OK Potassium cocoate/olivate, Sodium coco-sulfate, Coco-glucoside, Sodium citrate, proteine del riso
Verdevero Beipanni ★★★★☆ Senza profumo, nickel tested, da pH 9 bei 7,5 se diluito ≈ 9,9 100 % ecologico, Vegan, cruelty-free Potassium olivate*, Sodium lauryl sulfate*, PEG-7 glyceril cocoate, glicerina, fenossietanolo, sequestrante
Nuncas Vegetale Baby ★★★★☆ Ipoallergenico, senza profumo, nichel < 0,0001 % ≈ 11,3 €/L ICEA Eco-Bio, cruelty-free, Vegan Tensioattivi da barbabietola, Tea tree oil, sequestranti biodegradabili, 0 % coloranti

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Ultimo aggiornamento il 24 April 2025 Von Rossella Vignoli

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Proteine vegetali, die 10 verdure migliori da inserire subito nei nostri piatti

verdure più ricche di proteine

Vi siete mai chiesti quali sono le 10 verdure più ricche di proteine?  Perché puntare sulle proteine vegetali?

Quando pensiamo alle Protein, la mente va subito a carne, uova o legumi. Ma ci sono anche verdure insospettabili che offrono un ottimo apporto proteico. In un’alimentazione attenta alla sostenibilità, imparare a valorizzarle è fondamentale.

Ridurre il consumo di carne non significa rinunciare alle proteine: significa diversificare e fare scelte più intelligenti. Scopriamo allora quali ortaggi vale la pena considerare veri e propri “alleati muscolari”.

Ecco quali portare in tavola più spesso


Le dieci verdure più proteiche

La classifica si basa sul contenuto proteico per 100 Gramm di prodotto ed è stata elaborata su dati nutrizionali ufficiali. Alcune di queste sono comuni nelle nostre cucine, ma il loro valore proteico è spesso sottovalutato.

  • Spinaci: contengono circa 2,9 g di proteine Jedes 100 g. Ottimi crudi in insalata o cotti come contorno.

  • Kohlrabi: forniscono 3,3 g di proteine. Un must per chi ama i piatti regionali.

  • Artischocken: mit 3,5 g di proteine, spiccano per gusto e versatilità.

  • Cavoletti di Bruxelles: 4,1 g di proteine e un carico di Fasern und Antioxidantien.

  • Asparagi: 2,9 g di proteine, perfetti in frittate o al vapore.

  • Fagiolini: 2,4 g di proteine, ideali come accompagnamento leggero.

  • Broccoli: 2,8 g di proteine, facili da abbinare a cereali o pasta.

  • Cavolfiore: 2 g di proteine, ma ottimo anche per ricette low carb.

  • Verza: 3,3 g di proteine e un profilo nutrizionale completo.

  • Peperoni: 1,2 g di proteine, i meno proteici della top ten ma ricchi di Vitamin C.

Ecco di seguito una bella infografica che le riassume e che potete anche scaricare e salvarvi sul vostro smartphone o computer.

Infografica con verdure più ricche di proteine
Tutte le 10 verdure più ricche di proteine

Fonti

Le informazioni nutrizionali sulle verdure riportate in questo articolo si basano su dati ufficiali pubblicati dal Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione (CREA), l’ente italiano di riferimento per la composizione degli alimenti.


Come inserirle nella dieta quotidiana

Il segreto sta nel giocare con gli abbinamenti. Un piatto di cereali integrali con verdure proteiche, Zum Beispiel, offre un profilo di amminoacidi completo.

Ecco alcune idee rapide e nutrienti:

  • Naturreis e broccoli con semi di sesamo

  • Frittata con spinaci e patate dolci

  • Zuppa di verza con orzo perlato

  • Cous cous con carciofi e ceci

Questi piatti non solo saziano, ma aiutano a mantenere la massa muscolare anche in regimi alimentari più leggeri. Per chi pratica mountain bike, aggiungere proteine vegetali può migliorare il recupero e la performance senza appesantire la digestione.


Un piccolo passo verso la sostenibilità

Scegliere verdure ricche di proteine significa anche ridurre l’impatto ambientale. Le colture orticole consumano meno risorse rispetto all’allevamento intensivo e permettono una rotazione agricola più efficiente.

Außerdem, molte di queste verdure sono di stagione e facilmente reperibili in Italia, anche presso produttori locali o mercati contadini. Questo le rende non solo salutari, ma anche una scelta etica e responsabile.

Altri approndimenti da leggere sul tema

Ultimo aggiornamento il 24 April 2025 Von Rossella Vignoli

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Clivia: guida completa alla coltivazione e cura di questa pianta

come coltivare la clivia

Ecco alcuni consigli utili per coltivare la clivia. Della famiglia delle Amaryllisgewächse, la clivia è una mehrjährige Pflanze proveniente dal Sud Africa. Sehr langlebig, è una pianta che ha bisogno di poche cure e che riesce a sopravvivere anche con poca luce.

Questa pianta ha un elevato potere decorativo, per via delle lunghe e strette foglie verdi scuro e i fiori dalla particolare forma a tromba, vi avevamo già parlato delle curiosità  botaniche, come origine e significato del nome in questo approfondimento.

Ora invece ammiriamola per prima cosa in un breve video con anche una rapida sintesi di questa pianta per poi passare ai consigli pratici su come coltivarla al meglio

Video della Clivia e scheda di sintesi

Eccolo dal nostro canale Youtube a cui vi invito ad iscrivervi.

In breve la scheda rapida della Clivia

Dato Valore
Famiglia botanica Amaryllisgewächse
Origine geografica Sud Africa (KwaZulu-Natal)
Altezza della pianta 30 – 60 Zentimeter (Blätter); bis zu 45-60 cm con lo stelo fiorale
Periodo di fioritura Fine invernoinizio primavera (febbraio-aprile in Italia)

Vielfalt von Clivia

Esistono sei specie accettate di Clivia; in coltivazione le più diffuse sono tre.

Conoscerne le caratteristiche aiuta a scegliere la pianta adatta ai propri spazi e ottenere una fioritura ottimale.

Clivia miniata

  • Fioritura: grappolo emisferico di 15-20 fiori arancione vivo o rosso, gola gialla.
  • Höhe: 45–60 cm con lo stelo fiorale.
  • Plus: è la specie più coltivata, con numerosi ibridi in colori “crema”, “salmone “yellow”.

Clivia Nobilis

  • Fioritura: ombrella di fiori penduli tubolari (4-5cm) rosso-mattone con punte verdi.
  • Höhe: 30–45cm.
  • Plus: tollera temperature leggermente più basse; langsames Wachstum, foglie strette.

Clivia gardenii

  • Fioritura: fiori tubulari arancio-scarlatti, più lunghi (fino a 6 cm) e pendenti.
  • Höhe: 60–90cm; foglie nastriformi fino a 5 cm di larghezza.
  • Plus: fiorisce leggermente più tardi (marzo-aprile), prolungando la stagione di colore.

Clivia caulescens

  • Fioritura: grappolo molto ampio (bis zu 60 Blumen) arancio con punte verdi.
  • Höhe: oltre 1 m in piena terra nei climi miti.
  • Plus: cresce su tronco semi-legnoso (caudice) che la rende scenografica in vecchia età.

Clivia mirabilis

  • Fioritura: raramente vista in coltivazione; fiori bruno-rossastri.
  • Habitat naturale: zone aride del Capo Occidentale.
  • Plus: specie da collezionisti, richiede periodo di siccità invernale marcato.

Robuste Clivia

  • Fioritura: fiori tubolari arancio-rossastri con margini verdi, simili a C. gardenii ma più grandi.
  • Höhe: può superare 1,2 m; la più imponente tra le specie.
  • Plus: preferisce terreni costantemente umidi; ideale per serre luminose.

Consigli utili per coltivare la clivia: clima ed esposizione

Passiamo ora ai consigli per la coltivazione.

Date le sue origini tropicali, die Clivia sopporta bene il caldo-umido, mentre mal sopporta le temperature al di sotto dei 15°C. Per quanto riguarda l’esposizione, non ha bisogno di molta luce. Si tratta quindi di una pianta che può essere tranquillamente sistemata all’interno o in zone poco soleggiate.

Per la coltivazione come pianta d’appartamento, la temperatura ideale degli ambienti è di 21°C. In estate può essere spostata all’aperto, collocata in un punto che sia riparato sia dalla luce diretta del sole che dalle correnti d’aria.

infografica su coltivazione clivia
Ecco la nostra infografica di sintesi su come coltivare la clivia

Anche in inverno può essere coltivata im Garten, purché si viva in zone caratterizzate da inverni miti, come ad esempio il sud Italia o le isole. Altrimenti, è bene metterla al riparo in casa oppure in una veranda o un balcone chiuso.

Non ama l’esposizione diretta al sole. Cresce benissimo anche a mezz’ombra.

Che terra ci vuole per la clivia

La clivia necessita di un terreno drenante, in grado di evitare i ristagni idrici. Si consiglia quindi di preparare un substrato mescolando terra da giardino, Torf e sabbia.

Per la coltivazione in vaso, si consiglia l’utilizzo di vasi in terracotta con 20 cm al massimo di diametro.

Ogni 3-4 anni anni è bene procedere con il rinvaso in un contenitore più grande del precedente. Evitare di effettuare i rinvasi più di frequente rispetto a quanto indicato perché potrebbe bloccare la fioritura.

Dove mettere le clivie in inverno

Poiché è una pianta che risente molto del freddo e del gelo, in inverno (in zone con temperature sotto gli 8°C), andrebbe tenuta in casa, coltivandola come una pianta d’appartamento, oppure in una serra calda. La posizione ideale è alla luce indiretta, o comunque filtrata, e lontano da fonti di calore dirette come stufe, camini e termosifoni.

Dann, con l’arrivo dei primi caldi, quando la temperatura si assesta attorno ai 15-16°C, è possibile portare la clivia all’esterno.

come coltivare la clivia
Si tratta di una pianta che non ha bisogno di molta luce.

E dove tenerla in estate

Essendo una pianta di origini tropicali, la clivia sopporta molto bene il caldo siccitoso e afoso. L’importante è che ci sia anche un adeguato tasso di umidità. Cresce bene anche con poca luce ed anzi, è meglio preferire la mezz’ombra piuttosto che la piena luce, in quanto i raggi del sole possono ustionare le sue foglie.

Consigli utili per coltivare la clivia: annaffiature

Ecco ora alcuni consigli per le annaffiature.

Quanto va bagnata la clivia

In primavera ed estate, ovvero durante il periodo vegetativo, la clivia vuole abbondante acqua così da favorire la fioritura. Il terriccio va mantenuto umido, facendo però attenzione ad evitare i ristagni di acqua. In autunno e in inverno, stattdessen, le irrigazioni possono essere ridotte ma senza far mai seccare il terreno.

Dopo ogni irrigazione ricordarsi di vuotare sempre il sottovaso per evitare ristagni.

Per la coltivazione in casa, vaporizzare regolarmente acqua sulle foglie durante i periodi in cui sono in funzione gli impianti di riscaldamento e di condizionamento.

Come va bagnata la clivia

  • È preferibile usare demineralisiertes Wasser
  • Vaporizzare le foglie frequentemente e con regolarità
  • Nach 2-3 ore dall’annaffiatura, vuotare sempre il sottovaso per evitare ristagni
  • Fare attenzione che non si accumuli acqua nella parte centrale delle foglie
  • Sistemare il vaso della clivia sopra ad un sottovaso riempito di acqua e ciottoli in modo tale che l’ambiente circostante si mantenga umido

Come pulire le foglie

Circa una volta al mese, si consiglia di pulire le foglie. Sostenendo con il palmo della mano la pagina inferiore di ogni foglia, passarla delicatamente con un panno inumidito.

Consigli utili per coltivare la clivia: Befruchtung

Durante la bella stagione (da aprile a settembre) una volta ogni 2 settimane somministrare un Dünger liquido specifico per piante da fiore, da diluire nell’acqua delle irrigazioni. Il procedimento va ridotto ad una sola volta al mese, nel periodo autunno-inverno.

Alternativ, è anche possibile usare un fertilizzante per piante da fiore, granulare a lenta cessione, da interrare 4 viermal pro Jahr.

Quante volte fiorisce la clivia

Di norma comincia a fiorire verso metà primavera. Dann, i suoi fiori durano per tutta l’estate. Se condizioni in condizioni ideali, può avere anche una seconda fioritura.

Come curare la clivia dopo la fioritura

La clivia fiorisce durante la bella stagione, da metà primavera a fino alla fine dell’estate. Al termine del periodo di fioritura, la pianta entra in riposo vegetativo. È inoltre possibile avere anche una seconda fioritura.

Il procedimento prevede le seguenti operazioni:

  • rinvaso
  • sospensione sia delle irrigazioni che delle concimazioni
  • collocazione della pianta in un luogo fresco (10 °C circa) e con poca luce

Una volta fatto ciò, se la pianta è in buona salute, dopo 1 mese e mezzo-2 mesi, comincerà a spuntare lo stelo fiorale. Una volta che lo stelo sarà ben sviluppato in altezza, riportare la pianta all’interno e curarla come di consueto.

Sulla base di quanto appena spiegato, è chiaro che è possibile scegliere quando avere la clivia in fiore oltre che in primavera-estate. Zum Beispiel, per averla in fiore nel periodo fra Natale e Carnevale, è bene procedere come più sopra spiegato verso ottobre-novembre.

come coltivare la clivia
Nelle zone fredde, è bene portare la pianta al riparo d’inverno.

Consigli utili per coltivare la clivia: che concime usare per la clivia

Durante il periodo della fioritura, indicativamente da metà marzo a settembre, una volta a settimana la clivia va concimata con un fertilizzante liquido ricco di potassio, da diluire all’interno dell’acqua delle annaffiature.

Il rinvaso

La clivia è una pianta che non richiedere frequenti rinvasi. Ama infatti stare “stretta”. dafür, il rinvaso va effettuato con una cadenza di 2-3 Jahre, bis zu einem Maximum von 5.

Al bisogno, ovvero quando le radici stanno davvero molto strette, è bene procedere col rinvaso. Il periodo dell’anno ideale per procedere con questa operazione è la primavera.

A causa degli sporadici rinvasi, il terreno della clivia può impoverirsi. Per evitare ciò, in primavera è bene sostituire lo strato più superficiale di terriccio con del terriccio nuovo e fresco, leggero, drenante e di buona qualità.

Malattie e nemici della clivia

In der Regel, la clivia è una pianta piuttosto resistente, che non ha particolari problemi in termini di malattie e parassiti. Jedoch, Obwohl, non è totalmente. Vediamo quindi seguito quali possono essere i suoi principali nemici.

Parassiti

  • Cocciniglia. Provoca macchie scure sulle foglie e si elimina passando del cotone imbevuto di alcol sulle foglie
  • Ragnetto rosso: un tipo di acaro che si può debellare vaporizzando sull’area colpita un composto fatto di acqua e Marseille Seife.

Malattie

Le malattie che più di frequente possono colpire la clivia sono quelle di origine fungina, wie die Rost Und die graue Form. Queste si manifestano con macchie su foglie e fiori. Se non trattate per tempo, possono portare alla morte della pianta stessa. In der Regel, le malattie di origine fungina sono provocate da un eccesso di acqua e di umidità. Per prevenirle, dann, la pianta va sistemata in un ambiente ben ventilato e non molto umido. Außerdem, è bene fare attenzione anche ad evitare i ristagni idrici durante le annaffiature.

Cure errate

La cliviacome qualsiasi altra piantapuò inoltre soffrire anche in caso di cure non adeguate. Gli errori più comuni sono legati all’irrigazione e all’esposizione alla luce.

  • Eccesso di acqua: provoca marciume radicale
  • Innaffiature insufficienti: provocano la disidratazione della pianta
  • Esposizione diretta alla luce del sole per lunghi periodi: provoca lo scurimento delle foglie, e può provocare anche ustioni e bruciature

Ricordiamo che la clivia va annaffiata in maniera moderata, per far sì che il terreno si mantenga umido ma non zuppo. Außerdem, è importante usare un terriccio ben drenante.

Se la Clivia è coltivata in casa, va sistemata in un luogo ben illuminato ma al riparo dai raggi diretti del sole. All’aperto, stattdessen, l’ideale è collocarla in posizione a mezz’ombra, e protetta con una copertura adeguata nelle ore centrali della giornata.

FAQ: domande e risposte su come coltivare la clivia

Ci avete scritto in molti, ecco alcuni problemi comuni.

Perché la clivia non fiorisce: possibili errori

Se la clivia non produce fiori, le cause possono essere le seguenti:

  • vaso troppo grande
  • durante l’inverno la pianta è stata conservata in luoghi troppo caldi
  • annaffiature insufficienti nel periodo di vegetazione

Perché la clivia ha le foglie gialle: possibili cause

Quando le piante non stanno bene, lo manifestano attraverso il loro aspetto. Se la clivia ha le foglie gialle, le cause possono essere ricondotte ai seguenti motivi:

  • eccesso di luce diretta
  • irrigazioni eccessive
  • annaffiature carenti
  • inizio di malattie fungine
come coltivare la clivia
Gli inconfondibili fiori della clivia.

Quando rinvasare la Clivia?

La Clivia va rinvasata solo quando le radici hanno occupato interamente il vaso e sporgono dai fori di drenaggio; di solito accade ogni 3-4 Jahre. Il momento ideale è poco dopo la fioritura, tra fine primavera e inizio estate (maggio-giugno in Italia): la pianta è in fase di crescita attiva ma non sta impiegando energie per la produzione dei fiori. Scegli un contenitore di 1-2 cm più largo del precedente, usa un terriccio ricco ma ben drenante e avvolgi delicatamente il pane radicale, evitando di rompere le radici carnose. Im Winter, stattdessen, evita il rinvaso: la pianta è in semi-riposo e sopporta male gli spostamenti di substrato.

Come moltiplicare la clivia

La clivia può essere riprodotta tramite divisione delle piante e per seme. Esaminiamo nel dettaglio le 2 tecniche.

Per divisione

La moltiplicazione per divisione della pianta permette di ottenere piante esattamente uguali alla pianta madre. Ecco come procedere.

  • Prelevare dal vaso una pianta adulta e rimuovere il terriccio dalle radici senza danneggiarle
  • Separare la pianta in più piante facendo però attenzione a non tagliare le radici per evitare danni all’apparato radicale
  • Interrare le nuove piante così ottenute in nuovi vasi (un vaso per ogni nuova pianta ottenuta) non troppo grande ma che garantisce un podi spazio libero
  • Sistemare i nuovi vasi in un luogo con temperatura media di 16°C circa
  • Annaffiare le nuove piante evitando i ristagni ed evitando che il terriccio si secchi troppo fra una annaffiatura e l’altra
  • Quando le nuove piante cominceranno a crescere, ridurre progressivamente le annaffiature e somministrare del concime

Per seme

La moltiplicazione della clivia tramite seme richiede parecchio tempo prima di vedere i primi fiori. Indicativamente, la prima fioritura avviene dopo circa 3-4 Jahre. Außerdem, è bene sapere che tramite semina, si possono ottenere fiori dai colori diversi rispetto a quelli delle piante originali.

Ecco qui di seguito la procedura.

  • Quando le bacche della clivia diventano rosse, raccoglierne i semi
  • Procedere con l’interramento dei semi il più rapidamente possibile per evitare che i semi si asciughino
  • Usare vasetti dal diametro di 8-10 cm riempiti con terriccio da semina, ben sciolto e ricco di elementi drenanti, come lapillo vulcanico pomice e perlite
  • Sistemare i singoli semi in singoli vasi ad una profondità doppia rispetto alle dimensioni del seme stesso
  • Coprire il seme con il terriccio
  • Collocare i vasetti in un luogo luminoso e con una temperatura media pari a 21°C circa
  • I primi germogli cominceranno a comparire dopo 6-8 settimane dalla semina
  • Quando cominceranno a spuntare le nuove foglioline, spostare i vasetti delle nuove piantine in un luogo on temperatura di 16°C circa

Thematische Einblicke

Gli appassionati di Gartenarbeit troveranno utili anche questi altri post sulle piante da appartamento.

Ultimo aggiornamento il 23 April 2025 Von Rossella Vignoli

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Guida ai muri verdi: come sono fatti i giardini verticali

muri verdi

Diemuri verdi (o giardini verticali) sono la risposta più green ed efficace ai problemi che affliggono le città moderne. Offrono una protezione naturale dallLärmbelastung e dallo smog, forniscono un’ottima Isolierung che permette Energiesparen ai fini del riscaldamento e del raffrescamento degli edifici e una buona resistenza al fuoco.

E non solo. I benefici che questi particolari ‘rivestimentinaturali possono garantire toccano anche la sfera del benessere, perché la loro vista, invece di un muro di cemento nella jungla cittadina, riposa l’occhio e rilassa la mente, aumentando persino il valore dell’immobile! Scopriamoli meglio insieme.

Quanti tipi di muri verdi esistono?

Ma vediamo da vicino di cosa si tratta veramente. Esistono varie tipologie di muri verdi, tutte facilmente adattabili a qualsiasi superficie architettonica e modulabili a seconda delle specifiche esigenze:

– rivestimenti parziali o totali di facciate esterne
– pareti autoportanti
– muri di contenimento
– recinzioni

Le pareti verdi possono essere realizzate su grandi pannelli oder moduli assemblabili, che ben si integrano con le caratteristiche della parete e che garantiscono la funzionalità di porte e finestre.

L’impiantistica moderna indirizzata alla realizzazione di pareti verde trova maggiore applicazione in due tipologie di impianto: die facciata ventilata, ideale per coprire i muri esterni di grandi edifici, und die pareti fonoassorbenti, progettate esclusivamente per garantire isolamento acustico e abbellimento di aree urbane in prossimità di scali, raccordi stradali e autostradali, ferrovie.

Ma vediamoli nel dettaglio.

La facciata ventilata

Tra i sistemi più diffusi in fatto di verde verticale, prevede una tecnica costruttiva di assemblaggio di pannelli già completi di vegetazione.

Questo ha l’indubbio vantaggio di garantire la sostituibilità anche di un singolo pannello. Il periodo di assestamento delle piante dalla posa dell’impianto è di circa 12 Monaten e in genere i substrati colturali posti a supporto della vegetazione (con piante selezionate dai vivaisti), garantiscono la distribuzione uniforme dell’acqua e una superficie verde per tutto l’anno.

I pannelli sono realizzati generalmente in lamiera di alluminio ossidato con struttura a celle per ospitare le piante e scanalature atte a favorire il flusso dell’acqua.

Il lato posteriore dei pannelli è cieco, quindi nessun pericolo ‘umiditàper i muri dell’edificio. I moduli, Außerdem, vengono fissati alla parete attraverso una griglia in alluminio che funge da supporto, e resiste all’umidità e agli agenti atmosferici.

Tra l’impianto e la parete viene lasciato uno spazio (camera d’aria) per garantire la ventilazione e l’isolamento termo-acustico. Le piante vengono posizionate su uno sub-strato irrigante di feltro di polipropilene che all’interno racchiude un nucleo di Torf e perlite espansa, cioè una roccia vulcanica che trattiene l’umidità ricreando lLebensraum naturale per la crescita delle piante, una tecnica questa, molto diffusa nella coltura idroponica.

Barriere fonoassorbenti

Sono barriere autoportanti, mono o bif-acciali, particolarmente adatte alla riduzione dei rumori e al miglioramento dell’estetica urbana in prossimità di stazioni ferroviarie e autostrade. In questo caso la struttura è retta da montanti in acciaio sui quali vengono installati i pannelli già saldati alla rete metallica.

Per il riempimento vengono utilizzati sub-strati molto leggeri capaci di trattenere al meglio l’acqua e di apportare i nutrienti necessari a tutte le piante innestate.

L’ingombro che queste strutture comportano è veramente minimo (13,3 cm di spessore per le mono-facciali, 22 cm le bi-facciali), il ché li rende facilmente adattabili a qualsiasi tipo di superficie e contesto.

Muri verdi: quali sono le specie vegetali più adatte

Nella parte precedente si è parlato dei vantaggi di una parete verde ed esaminato tecniche di assemblaggio e tipologie di impianti, ora resta da capire quali sono le specie vegetali più adatte ad un rivestimento naturale per edifici o per barriere acustiche, che tipo di manutenzione necessitano e quali sono i costi di realizzazione.

Per quanto riguarda le piante, die scelta ricade quasi sempre su varietà a bassa manutenzione, che necessitano cioè di poche cure e interventi sporadici durante l’anno.

Altra caratteristica importante, devono essere tappezzanti, dann spazio a rampicanti, cespugli, arbusti e piante pendenti.

Per quanto riguarda le varietà da prato, le più utilizzate sono suddivisibili in 2 Kategorien:

  • Vielfalt microterme (graminacee) perché resistono bene al freddo ma non al caldo
  • Vielfalt macroterme (zizzania und gramigna) perché amano i climi caldi e con le basse temperature perdono colore ed entrano in riposo vegetativo per poi ‘rinverdirsiin primavera

Jedoch, la scelta delle essenze deve tener conto di diversi fattori, tra cui i più importanti sono la zona geografica in cui l’edificio è ubicato (Sonnenexposition, ventosità, Orientierung…), il fabbisogno idrico e fioritura delle essenze e la tipologia di impianto e substrato utilizzato.

La vegetazione deve essere posata in condizioni ambientali e climatiche favorevoli e sarà importante seguirne lo sviluppo e l’adattamento soprattutto nei primi 8-12 mesi dalla posa.

Irrigazione e fertilizzazione sono le cure fondamentali per tutte le varietà impiegate nelle pareti vegetali. Per garantire acqua e concime si ricorre spesso a sistemi automatici incorporati negli impianti stessi, tramite collettori disposti orizzontalmente a diversi livelli della parete.

Tali collettori sono connessi a tubi montanti verticali che percorrono in altezza la struttura, distribuendo i nutrienti a tutte le piante. Se l’impianto è dotato di un sistema di irrigazione a ciclo chiuso, l’acqua impiegata è quella piovana, conservata in vasche di raccolta alla base del muro.

Quali sono i benefici dei muri verdi

Questi sistemi di verde urbano verticale hanno innumerevoli vantaggi per gli edifici e per l’uomo:

    • Wärmedämmung: agiscono come uno strato isolante, riducendo le dispersioni di calore in inverno e il surriscaldamento in estate, e questo si traduce in un minore consumo energetico per il riscaldamento e il raffrescamento, con conseguente risparmio economico
    • Isolamento acustico: assorbono le onde sonore, riducendo l’inquinamento acustico proveniente dall’esterno
    • Protezione della facciata: proteggono la facciata dell’edificio dagli agenti atmosferici, come pioggia, vento e raggi UV, prolungandone la durata e riducendo i costi di manutenzione
  • Miglioramento della qualità dell’aria: con i muri e le facciate verdi diminuisce l’inquinamento urbano, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria urbana, e riducendo l’esposizione della popolazione a sostanze nocive per la salute
  • Mitigazione dell’effetto isola di calore: grazie all’evapo-traspirazione delle piante si riducono le temperature nelle aree urbane, mitigando l’effetto isola di calore
  • Gestione delle acque piovane: assorbono parte delle acque piovane, riducendo il carico sulle reti fognarie e il rischio di allagamenti
  • Aumento della biodiversità urbana: forniscono habitat per insetti, uccelli e altre specie animali, contribuendo ad aumentare la biodiversità urbana
  • Riduzione dello stress: il contatto con la natura ha un effetto positivo sulla salute mentale, riducendo lo stress e migliorando l’umore, migliorano il benessere psicologico dei cittadini, favorendo il rilassamento e la concentrazione.
  • Mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici: contribuiscono a ridurre l’isola di calore urbana, mitigando gli effetti negativi delle ondate di calore sulla salute umana

🛠 Come realizzare un micro-giardino verticale in 5 mosse

Tempo di lavoro ≈ 2 ore  –  Budget: 60-120 € für 1 m²

giardino verticale
Come realizzare un giardino verticale in 5 mosse

Andiamo ad utilizzare il Metodo “a tasche di feltro: è il più economico e modulare, adatto a balconi e pareti interne in ombra luminosa.

Passo Was ist zu tun Tips
1. Scegli la parete Orientamento nord-est o interno ben illuminato.
Evita muri con infiltrazioni.
parete idonea, esposizione
2. Fissa il pannello Avvita al muro un pannello di feltro con tasche (60 × 100 Zentimeter).
Lascia 2 cm di camera d’aria per evitare condensa.
tasche verticali, substrato modulare
3. Prepara l’irrigazione Inserisci un tubo capillare da 6 mm nella parte superiore;
collega a un timer per 2 min al giorno.
irrigazione a goccia
4. Inserisci il substrato Riempi ogni tasca conterriccio universale + ⅓ Kokosfaser;
aggiungi perlite per drenare.
substrato leggero, pH neutro
5. Pianta e fertilizza Piante consigliate: Farne, pothos,, tradescantia, Kräuter.
Nebulizza concime organico ogni 30 gg.
piante ombra, manutenzione facile

💡 Manutenzione base: pota gli eccessi 1 volta/mese, regola il timer in base alla stagione e controlla il pH (5,5 – 6,5).

Quanto costa un muro verde?

Aber quanto si spende per tutto questo? I fattori che determinano il prezzo finale sono molteplici: materiali utilizzati per la struttura, sistema d’irrigazione, substrato, essenze. A titolo di esempio basti considerare che per una facciata verde di 2 Meter hoch, dotata di vasche di irrigazione e strutture di sostegno in alluminio il costo si aggira intorno ai 420-450 euro al metro quadro.

Possiamo dire che un range di costo aggiornato al 2025 ist 80-500 €/m² per soluzioni modulare indoor e 250-600 €/m² per facciate esterne, prendendo come riferimento i preventivi pubblicati da portali di settore

Faremo ora riferimento ad una installazione da interno.

A seconda delle dimensioni del progetto, il costo di una parete vegetale interna varia da 250 bei 2.100 Euro pro qm, comprese le spese di fornitura e installazione.

Per un’installazione ottimale per il benessere delle piante e una creazione estetica, rivolgetevi a un professionista.

Aufmerksamkeit: die Bonus Verde non è più prorogato dal 1° Januar 2025, ma le spese 2020-2024 restano detraibili (36 %)

Video di muri verdi

Ecco una recente installazione in piazza San Babila a Milano.

E per finire un muro verde tutto naturale in questo video dal nostro canale Youtube.

FAQ su muri verdi e giardini verticali

Ecco alcune risposte a domande molto comuni su questa particolare tipologia di giardino.

  1. Quanto dura un muro verde?
    Con manutenzione regolare può superare i 20 Jahre; la membrana impermeabile va verificata ogni 5.

  2. Serve molta acqua?
    Nein: con irrigazione a goccia consuma in media 2-4 l/m² pro Tag, la metà di un prato tradizionale.

  3. Quali piante stanno bene in ombra?
    Felci di Boston, pothos, asplenium, calatea e peperomia sono ideali per esposizioni < 1 000 lux.

  4. Si possono detrarre le spese nel 2025?
    Die Bonus Verde non è stato rinnovato; restano detraibili solo spese sostenute entro il 31 Dezember 2024.

  5. Che manutenzione richiede?
    Potatura trimestrale, controllo irrigazione settimanale e fertilizzazione organica mensile.

  6. Qual è il costo medio al m²?
    Fai-da-te indoor: 80-150 €/m²; facciata professionale outdoor: 250-600 €/m² (Preise 2025).

Weitere Erkenntnisse

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Ultimo aggiornamento il 23 April 2025 Von Rossella Vignoli

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Come coltivare l’Anthurium: i trucchi e i segreti da conoscere

Anthurium

Una delle piante d’appartamento più particolari è lAnthurium o anturio: coltivalo a 20-28 °C in luce diffusa, terriccio torba-perlite; irriga 2 ×/set in estate e nebulizza le foglie.

L’Anthurium, o “fiore di cera”, è tra le piante da interno più scenografiche: spate colorate, foglie lucide e poche esigenze se sai come coltivarlo.

In questa guida 2025 vedremo passo passo come rinvasarlo, concimarlo e prevenire macchie fogliari, così da mantenere la tua pianta sana e in fiore tutto l’anno.

Ecco di seguito tutte le altre indicazioni per conoscerlo meglio e per iniziare a coltivare questa bellissima pianta che è anche consigliata per purificare l’aria di casa.

Che pianta è l’Anthurium?

Si tratta di una pianta originaria delle zone tropicali ed appartiene alla famiglia delle Araceae. Generalmente viene considerata tra le Indoor-Pflanzen, visto che dalle nostre parti è difficile trovare un clima adatto per favorirne la crescita. La caratteristica principale è la presenza della spata, una sorta di foglia rovesciata e di colore acceso, da cui spunta lo spadice, una spiga allungata con fiori ermafroditi. Si stima che siano presenti almeno 500 diverse specie, distinte per colori e forme.

Gli steli di questo scenografico fiore possono raggiungere un’altezza di 10 cm e sono perfetti per un bouquet di fiori elegante e raffinato.

Anthurium

Quanti tipi di Anthurium ci sono

Scopriamo adesso alcune delle specie più diffuse:

  • Anthurium scherzerianum: foglie lunghe e fiori che possono variare dal rosso all’arancione.
  • Anthurium veitchii: foglie lunghe fino a 90 Zentimeter, con tante innervature che formano solchi e spate di colore verde e giallo.
  • Anthurium crystallinum: foglie di colore verde con innervature di colore argenteo e spate verdi.
  • Athurium andreanum: ha fiori rosso acceso ed è tra le più diffuse e conosciute anche nel nostro Paese, anche se originaria della Colombia. In condizioni climatiche buone può raggiungere anche i 50 cm hoch. Le foglie sono di colore verde scuro, sono lucide e hanno la forma che ricorda un cuore. Nel tempo sono state create nuove combinazioni di colori, per cui oggi affianco alla varietà rossa troviamo anche fiori di colore rosa, bianco o fucsia.
  • Anthurium bianco: non è altro che una variazione dellAndreanum. Le spate sono di colore bianco e di forma tondeggiante, mentre lo spadice assume diverse sfumature: bianco alla radice, rossastro al centro e poi termina con il colore giallo.

Anthurium

Come coltivare l’Anthurium: guida passo passo

Veniamo ora ai consigli in dettaglio:

  1. Prepara il vaso (5 min)
    Scegli un contenitore forato di 2 cm più largo del pane radicale; stendi 2 cm di argilla espansa sul fondo per migliorare il drenaggio.

  2. Miscela il substrato (3 min)
    Combina in parti uguali torba bionda, fibra di cocco e perlite; il pH finale deve stare fra 5,5 und 6,5.

  3. Sistema la pianta (2 min)
    Posiziona l’Anthurium al centro, col colletto appena sopra il livello del terriccio; compatta delicatamente.

  4. Annaffia correttamente (1 min)
    Bagna finché l’acqua esce dai fori; in estate ripeti quando i primi 2 cm di substrato sono asciutti (ungefähr 2 volte a settimana), in inverno dimezza la frequenza.

  5. Mantieni l’umidità (30 sec al giorno)
    Nebulizza le foglie con acqua piovana o demineralizzata e tieni un sottovaso con argilla bagnata; mira a ≥ 60 % di umidità relativa.

  6. Illuminazione ottimale (continuo)
    Colloca la pianta in luce diffusa brillante, evitando sole diretto delle ore centrali; l’ideale è una finestra a est o a nord-ovest schermata da tenda leggera.

  7. Nutri e stimola la fioritura (2 min al mese)
    Da marzo a ottobre somministra un fertilizzante liquido 20-20-20 o specifico per aroidi alla metà del dosaggio indicato.

  8. Rimuovi foglie e spate danneggiate (1 min ogni 2 Wochen)
    Taglia alla base con forbici disinfettate per prevenire malattie e favorire nuovi getti.

  9. Rinvasa quando serve (15 min, Jedes 2 Jahre)
    Se le radici sporgono dal vaso o il substrato si compatta, ripeti i passaggi 1-3 in primavera, aumentando il diametro del contenitore di 2-3 Zentimeter.

  10. Moltiplicazione per divisione (Optional)
    Durante il rinvaso, separa delicatamente i polloni con almeno 3 foglie e piantali in vasi singoli; mantieni alta umidità finché attecchiscono.

Seguendo questi 10 passaggi garantirai al tuo Anthurium crescita vigorosa e fioriture prolungate tutto l’anno.

Ecco invece le cose da non fare riassunte in questa bella infografica.

cose da non fare per coltivare l'anthurium
Ecco invece cosa non dovete assolutamente fare

FAQ: domande e risposte su come coltivare l’anthurium

Spazio ora alle molte domande che ci avete inviato e che sono davvero utili come aspetti pratici.

Che clima predilige?

Prima di acquistare una pianta di questo tipo, bisogna considerare che necessita di particolari condizioni climatiche: temperature molto alte e un buon grado di umidità.

Che terriccio vuole l’Anthurium

Für die Blumenerde, mescolate in parti uguali terra da giardino, sabbia e Torf.

Dove posizionare l’Anthurium

Scegliete un luogo al riparo da correnti d’aria, luminoso ma non esposto ai raggi diretti del sole.

Dove mettere l’Anthurium in inverno

D’inverno la temperatura non dovrebbe mai scendere al di sotto dei 15°, quindi è davvero improbabile che questa pianta possa restare in giardino.

Inoltre i forti sbalzi di temperatura possono essere pericolosi per la sua stessa sopravvivenza.

Quante volte si annaffia l’Anthurium

Annaffiate abbondantemente e assicuratevi di sistemare dellBlähton nel sottovaso, dove andrete a versare un pod’acqua per garantire il giusto livello di umidità.

Prima della fioritura, potete annaffiare fino a 2 volte al giorno se fa molto caldo.

Come capire se ha bisogno d’acqua

Il primo segnale è l’ingiallimento delle foglie. Jedoch, il metodo migliore per capire quando è ora di annaffiare la pianta, è toccare il terriccio, inserendovi un dito per almeno 2 cm di profondità.

Così potrete sentire se è ancora un poumido o del tutto asciutto.

Anthurium

Come si concima l’Anthurium

Da primavera fino a settembre ricordatevi di concimare la pianta ogni 15 Tagen. Preferite del Dünger natürliche, in formato liquido, da diluire nell’acqua delle irrigazioni.

In autunno e in inverno, procedete a fertilizzare solo 1 volta al mese.

Quando va potato

Non necessita di potatura, andranno eliminate solo le foglie secche.
Aufmerksamkeit: questa pianta può essere tossica per il vostro gatto,  scoprite qui le piante velenose per gatti con le foto per riconoscerle.

Quanto dura un Anthurium

Se riuscite a sistemare la pianta in condizioni ottimali, può durare anche molti anni.

Come moltiplicare la pianta di Anthurium

Il metodo più usato perché garantisce ottimi risultati è la divisione per cespi.

Vediamo come procedere:

  • Bagnare per bene il terriccio.
  • Estrarre la pianta con delicatezza, afferrandola per la sua parte basale, facendo molta attenzione a non rompere le radici.
  • Separare alcune zone della pianta che presentino 3-5 foglie ciascuna.
  • Mettere ogni piantina in un vaso con un substrato costituito da: Torf, terriccio per fiori e sabbia, rispettivamente nelle proporzioni di 3:2:1.
  • Esporre il vaso alla luce e vaporizzare la pianta ogni 3 giorni circa.

Come fare la talea di Anthurium

Se invece si vuole utilizzare il metodo della talea, prendete delle piccole porzioni di pianta e sistematele in un vasetto con un terriccio costituito da 3 parti di torba e 1 di terra universale.

Premere con delicatezza e annaffiare . Sistemare i vasetti con le piantine in una stanza con almeno 24° und, Jedes 3-4 Tagen, spruzzarle d’acqua per ricreare il giusto livello di umidità.

Quando cambiare vaso all’Anthurium

Di norma va rinvasato ogni 2-3 Jahre, oppure quando la pianta è visibilmente ormai diventata troppo grande per il vaso in cui si trova ora.

Il momento ideale dell’anno per procedere con il rinvaso è la primavera.

Quando fiorisce?

Se coltivata in maniera ottimale, la pianta riesce a fiorire anche tutto l’anno. Il periodo di fioritura resta comunque l’estate e dura all’incirca un paio di mesi.

Generalmente si usa sorreggere gli steli con dei sostegni, perché questi tendono ad appendersi a causa del peso.

Come si fa a far rifiorire?

Oltre a mettere in pratica tutti i consigli sopra spiegati, soprattutto in termini di buon terriccio e giusta frequenza di irrigazioni, ecco cosa fare per incoraggiare la pianta a produrre nuovi fiori:
  • sistematela in una zona dove riesca a ricevere molta luce diffusa e, possibilmente, dove vi sia anche un livello alto di umidità
  • la temperatura deve essere superiore ai 18°
  • somministrate del Dünger ricco di nutrienti come fosforo e potassio

Come far diventare rossi gli Anthurium

Per avere dei fiori di un bel rosso brillante, caratteristici della varietà In. Andreanum, utilizzate un terreno ben drenato e fate attenzione che resti sempre umido, ma mai zuppo d’acqua.

Anthurium

La pianta deve restare in un ambiente con temperatura compresa fra 20° e 27°. Schließlich, durante il periodo della crescita, Jedes 5 settimane circa, somministrare un po’ von Kompostierung.

Perché i fiori diventano marroni

Può capitare soprattutto in inverno. Normalerweise, le cause vanno ricondotte all’utilizzo di acqua troppo fredda e ad una esposizione errata: al freddo, al buio e in presenza di correnti d’aria.

Come mettere l’Anthurium in acqua

Wollen, è anche possibile coltivare questa pianta in idroponica. In diesem Fall, bisogna utilizzare acqua demineralizzata o piovana.

Va benissimo anche l’acqua minerale delle classiche bottiglie. Se invece si volesse adoperare l’acqua del rubinetto, anzitutto occorre sincerarsi che non sia troppo calcarea. Wonach, va fatta comunque decantare per 24 Stunden.

Cosa fare se l’Anthurium ha foglie macchiate

A volte può capitare che le foglie risultino macchiate. Con molta probabilità la causa è da rintracciarsi nella diffusione della Cochineal farinosa.

Potete toglierle a mano o servendovi di una pinzetta e poi potete procedere con una bella disinfestazione.

Ci sono tanti rimedi per le Blattläuse, nel caso della cocciniglia invece si può creare un detergente naturale utilizzando 20 g Marseille Seife und 1 das Wasser.

Come fare quando le foglie di Anthurium si macchiano di marrone

Normalerweise, le macchie di colore marrone sono provocate da un eccesso di concime.

Per risolvere il problema, provate ad annaffiarlo in maniera più abbondante del solito in modo tale che l’acqua in eccesso lavi via i sali che si sono accumulati all’interno del terreno.

Come pulire le foglie di Anthurium

Basta semplicemente spruzzare direttamente sulle foglie dell’acqua tiepida e poco calcarea. Attendere poi che asciughino in maniera naturale.

Evitate di esporle in zone soggette a correnti d’aria per favorire l’asciugatura!

Come si tolgono le foglie secche

Controllate le foglie, possono voler dire parecchie cose sullo stato di salute della vostra pianta.

  • foglie secche e scolorite, indicano che con molta probabilità l’avete esposta ai raggi diretti del sole e questo ha creato anche una condizione di scarsa umidità.
  • foglie che iniziano a cadere prima del previsto, indicano che la temperatura è troppo bassa, quindi assicuratevi di spostarla in un luogo più idoneo.
  • foglie che cominciano ad appassire fino a seccare, se inizia dopo che la pianta ha prodotto nuovi fiori è un processo naturale, e basterà eliminarle utilizzando un paio di forbici disinfettate.

Come fare quando le foglie dell’Anthurium ingialliscono

Ci possono essere vari motivi, ma va controllato dove sono ingiallite le foglie.

  • Se presenta tutte le foglie gialle, con molta probabilità le radici stanno rischiando di marcire a stretto contatto con l’acqua. Accade quando le annaffiature sono troppo persistenti e si formano ristagni che impediscono alle radici di assimilare le sostanze nutritive.
  • Se presenta molte foglie gialle potrebbe essere posto in una zona troppo ventilata, per cui basterà posizionare il vaso in una zona diversa della casa.
  • Se le foglie sono gialle solo ai bordi, in questa situazione il problema è l’opposto, ovvero la pianta è disidratata o è stata concimata in eccesso.

Anthurium

Come curare le malattie dell’Anthurium

Vediamo ora quali sono i principali nemici in fatto di parassiti e malattie, e i relativi metodi per combatterli.

  • Marciume radicale: malattia fungina che attacca le radici, interrompendo lo sviluppo delle foglie. Da, di solito, è causato dal ristagno d’acqua, occorre far asciugare per bene il substrato o, besser noch, rinvasarlo utilizzando nuovo terriccio e disponendo sul fondo delle biglie o del materiale drenante. Leider, se la patologia ha ormai raggiunto uno stato avanzato, è difficile riuscire a fermarla
  • Ragnetto rosso: piccoli acari che si attaccano sulla pagina inferiore delle foglie. In der Regel, la loro presenza viene segnalata per la presenza di sottili ragnatele e dal fatto che le foglie cominciano a diventare giallognole. In diesem Fall, un ottimo prodotto naturale da utilizzare è il sapone molle, che va spruzzato sotto le foglie, e che è da alternare all’olio minerale bianco che, stattdessen, va ad agire contro le uova
  • Cocciniglia bianca e cocciniglia a scudetto: piccoli insetti bianchi che si attaccano a foglie e fusti. Si eliminano togliendolo direttamente con le mani e passando le parti intaccate con un batuffolo di cotone imbevuto con alcool. Alternativ, si consiglia di applicare sulla pianta malata dell’olio minerale bianco. Il trattamento va ripetuto per 2-3 volte ogni 3 settimane circa
  • Antracnosi: malattia di origine fungina che provoca la formazione di macchie tonde, scure e secche. Normalerweise, la causa scatenante è da ricondurre ad una scarsa circolazione d’aria. In diesem Fall, staccare le foglie più colpite e somministrare un apposito prodotto fungicida che, dalle foglie, si diffonde in tutta la pianta
  • Muffa grigia: un’altra patologia fungina che provoca la formazione di muffa grigiastra alla base dei fusti. In genere viene causata da annaffiature eccessivamente frequenti e ravvicinate. um dieses Problem zu beheben, bisogna innanzitutto agire sulle condizioni ambientali: aspettare quindi che il terreno si asciughi completamente prima di procedere con nuova irrigazione, e sistemare la pianta in un ambiente ben aerato. Wonach, può essere utile anche sfoltire la pianta, eliminando alcuni steli dei più vecchi. Schließlich, somministrare un fungicida ad ampio spettro ogni 20 giorni circa, fino alla scomparsa del problema

Was bedeutet das: perchè regalare un Anthurium

Die Bedeutung der Blumen del suo nome è da ricollegarsi ai sentimenti dell’amore e dell’amicizia. Generalmente questa pianta viene regalata anche durante il periodo natalizio, essendo più longeva e di facile manutenzione rispetto alla classica stella di Natale.

Gli antichi greci associavano lo spadice alle frecce di Cupido, il dio dell’amore, arricchendo questo fiore di un simbolismo tutto particolare.

Quanto costa una pianta di Anthurium

Una pianta in vaso di medie dimensioni, alta circa 60-70 Zentimeter, costa tra 25 und 35 Euro. Alcuni esemplari più rari possono costare anche 250 Euro, als l’Anthurium cristallinum clarinerium. Piantine più piccole, alte 20 Zentimeter, si aggirano sui 20 Euro.

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Ultimo aggiornamento il 23 April 2025 Von Rossella Vignoli

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I rimedi naturali per le orecchie tappate in aereo

I rimedi naturali per le orecchie tappate in aereo

Perché in aereo si tappano le orecchie? Una questione di pressionee di salute per un fastidio comune, ma esistono rimedi naturali per le orecchie tappate in aereo che sono semplici ed efficaci anche per prevenire il problema. Questa guida è pensata per aiutarvi a viaggiare senza dolore o disagio.

Perché le orecchie si tappano in aereo

Immaginate di essere seduti sul vostro volo, tutto tranquillo, quando all’improvvisopop! Le orecchie si chiudono, la voce del vicino diventa ovattata e sentite una pressione fastidiosa nella testa e del dolore alle orecchie. È un fastidio comune, ma dietro quel piccolo disagio si nasconde una precisa spiegazione scientifica.

La causa è la pressione dell’aria ma è coinvolto anche l’orecchio medio. Quando l’aereo decolla o atterra, Tatsächlich, la pressione dell’aria nella cabina cambia rapidamente. Unser Körper, e in particolare il nostro orecchio medio, ha bisogno di adattarsi a questa variazione per mantenere l’equilibrio tra l’aria interna e quella esterna al timpano.

Il responsabile di questo equilibrio è la tromba di Eustachio, un piccolo canale che collega l’orecchio medio alla parte posteriore del naso e della gola. Se la tuba si apre normalmente, l’aria fluisce e il timpano si adatta. Ma se si blocca (per esempio a causa di raffreddore, allergie o semplice lentezza nella compensazione), il timpano si piega verso l’interno e si crea quella fastidiosa sensazione di orecchie tappate.

Chi è più a rischio di tappare le orecchie?

I bambini piccoli, sono a rischio perché hanno le trombe di Eustachio più strette e orizzontali, ma anche le
persone che hanno il Kälte, die Sinusitis o delle allergie, possono avere le vie respiratorie congestionate. Sono a rischio anche i pazienti con otiti ricorrenti, in cui le trombe funzionano meno.

Anche chi pratica sub e apnea, e già mette sotto stress l’equilibrio pressorio delle orecchie, è soggetto a possibili problemi di dolore e fastidio.

Rimedi scientificamente efficaci

Ci sono alcuni metodi scientifici per risolvere il fastidioso problema:

  • Tecnica di Valsalva: tappate il naso e poi chiudete la bocca e provate a ‘soffiarecon forza moderata. Questo dovrebbe aprire le trombe di Eustachio e riequilibrare così la pressione
  • Tecnica di Toynbee: provate a deglutire mentre tenete il naso chiuso
  • Gomme da masticare o caramelle dure da succhiare: stimolano la deglutizione
  • Spray decongestionanti nasaldie (usati con cautela e su indicazione medica): liberano le vie nasali prima del decollo o atterraggio
  • Tappi auricolari filtranti da volo: regolano gradualmente la pressione sulle orecchie.

Quali sono i rimedi naturali per

Potete prepararvi a non soffrire di tappi nelle orecchie e dolori con questi metodi naturali.

  • Infuso di zenzero e menta: decongestionante naturale
  • Inalazioni con olio essenziale di eucalipto o di timo: liberano le vie respiratorie
  • Oli essenziali sul fazzoletto durante il volo (olio essenziale di menta o di lavanda

Medicina alternativa per evitare che le orecchie si tappino in aereo

Potete ricorre anche ad alcune tecniche che arrivano dalle medicine dolci:

  • Agopuntura auricolare: secondo alcuni studi (Auricular Acupuncture in Pressure-Induced Ear Pain, 2017), può ridurre la sensibilità alla pressione in soggetti predisposti.
  • Homöopathie: alcuni usano Nux Vomica o Belladonna prima del volo, ma l’efficacia scientifica è controversa.

E se la cabina fosse mal pressurizzata?

Una cabina non correttamente pressurizzata (evento raro) può causare:

  • Forte dolore auricolare e perdita dell’udito temporanea
  • Vertigini, Übelkeit, emorragie nasali
  • Barotrauma: danno fisico al timpano, che può portare a perforazione

In casi estremi, le autorità aeronautiche richiedono maschere di ossigeno proprio perché una pressurizzazione anomala può mettere a rischio anche la respirazione.

Cosa dice la scienza sulle orecchie tappate in aereo

Ecco alcuni studi e fonti affidabili:

  • Eustachian Tube Function and Air Travel, Otology & Neurotology, 2015: spiega come la funzione tubarica influisce sui disturbi da volo
  • Eustachian Tube Function in Flight Attendants, Indian Journal Otolaryngol Head Neck Surg., 2021
  • Aviation Otorhinolaryngology, UK CAA Medical Department in relazione al sistema ORL
  • Airplane earA neglected yet preventable problem, Sudip Bhattacharya, Amarjeet Singh, Roy Rillera Marzo, 2019, AIMS Public Health: esplora i problemi ORL legati ai cambiamenti di quota
  • American Academy of Otolaryngology: raccomanda l’uso delle tecniche di compensazione e dei tappi filtranti
  • European Journal of Pediatrics, 2020: sottolinea la maggiore vulnerabilità nei neonati e bambini piccoli.

Rimedi per orecchie tappate in volo in sintesi

Questi sono i modi per diminuire o prevenire i problemi di ml d’orecchio in volo

Tipo di rimedio Metodo Quando usarlo
Medico Tecnica di Valsalva e di Toynbee Durante decollo o atterraggio
Medico Spray nasale decongestionante 30 minuti prima del volo
Medico Tappi auricolari da volo Tutto il volo
Natürliche Inalazioni con eucalipto/timo Prima del volo
Natürliche Infusi di zenzero/menta Prima del volo
Natürliche Oli essenziali su fazzoletto Durante il volo
Consiglio pratico Masticare gomme o caramelle Durante fase di decollo e atterraggio

Le orecchie si tappano in aereo perché la pressione cambia più velocemente di quanto il nostro corpo riesca a compensare. Con pochi accorgimentinaturali o mediciè possibile affrontare il volo con maggiore comfort. E se soffri spesso di questi disturbi, parlane con un otorinolaringoiatra: potrebbero esserci soluzioni preventive su misura per te.

Altri problemi dell’orecchio

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Ultimo aggiornamento il 22 April 2025 Von Rossella Vignoli

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Almanacco Green del 22 April 2025: il Tarassaco, la Cinciallegra ed un gesto per la Terra

Almanacco Green del 22 Aprile 2025

Almanacco Green del 22 April 2025

Giornata Mondiale della Terra

Oggi più che mai, fermiamoci a osservare, ascoltare e rispettare ciò che ci circonda. Celebriamo la Giornata della Terra con due protagonisti silenziosi della biodiversità quotidiana: il Tarassaco Und die Cinciallegra.

La pianta del giorno: Löwenzahn (Taraxacum officinale)

Die Löwenzahn, spesso considerato un’erbaccia, è in realtà una pianta straordinaria: fiorisce ovunque, nutre api e farfalle, è commestibile e depurativa. Lasciarlo crescere significa aiutare gli impollinatori e la biodiversità urbana.

L’animale del giorno: Cinciallegra (Parus major)

Vivace, curiosa e inconfondibile nel piumaggio giallo e nero, die Cinciallegra è tra gli uccelli più diffusi nei nostri parchi. Nidifica in cavità naturali o casette artificiali e svolge un ruolo importante nel controllo degli insetti.

Cosa osservare oggi in natura

Nei prati e lungo i sentieri, i fiori gialli del tarassaco illuminano il verde. Nei giardini e sui balconi, la cinciallegra è attiva: canta, esplora, costruisce il nido. Basta poco per accorgersi della ricchezza che ci circonda.

Gesto green del giorno

Lascia uno spazio del tuo giardino o balcone a fioriture spontanee come Löwenzahn, margherite, lila. E se puoi, installa una casetta-nido per aiutare le cinciallegre a trovare rifugio.

Notizia green flash

“Sempre più città italiane creano aree fiorite per impollinatoriDalle aiuole ai parchi, le piante spontanee tornano protagoniste per ridurre l’uso di pesticidi e aiutare insetti e uccelli a ripopolare gli spazi urbani.


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Ultimo aggiornamento il 22 April 2025 Von Rossella Vignoli

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Almanacco Tuttogreen – 19 April 2025: Minze, passero e armonia quotidiana con la natura

almanacco 19 Aprile tuttogreen

Guten Morgen! Es ist die 19 April 2025 e come ogni giorno, Tuttogreen ti accompagna con ispirazioni verdi, curiosità naturali, consigli sostenibili e notizie per vivere meglio in armonia con il Pianeta.

La pianta del giorno: Minze (Mentha spicata)

Piantina di menta

Das Minze è una delle piante aromatiche più diffuse e apprezzate. Facile da coltivare anche in balcone, è utile in cucina, in Kräutertees e per allontanare insetti. Le sue foglie, fresche e profumate, sono simbolo di vitalità e rinnovamento.

L’animale del giorno: Passero domestico (Passer domesticus)

Die Spatz è un piccolo uccello sociale e vivace che vive in città, campagne e giardini. Nidifica in primavera tra siepi e cornicioni. Vederlo è segno di un ecosistema urbano ancora in equilibrio. Lascia semi e acqua sul balcone per accoglierlo.

Cosa succede oggi in natura

È il periodo in cui la menta comincia a emettere nuove foglie e a espandersi con energia. I passeri, tra cinguettii e voli rapidi, animano mattinate e tramonti. I giardini prendono vita tra aromi, richiami e nuovi germogli.

Almanacco 19 Aprile tuttogreen: eventi e ricorrenze

  • Weekend della artenvielfalt urbanaEscursioni e iniziative nei quartieri per scoprire piante e animali che vivono accanto a noi.
  • Laboratori di coltivazione sul balcone: come creare un angolo aromatico profumato e utile per la cucina e gli insetti impollinatori.

Consiglio eco-pratico

Coltiva la menta in vaso, separandola da altre piante (è molto espansiva!). Puoi usarla per tè freddi, deodorare casa, creare un repellente naturale contro le zanzaree attirare le api!

Foto del giorno dalla community

Grazie a @fab per aver condiviso questo angolo verde e profumato! Vuoi essere presente anche tu? Tagga la tua foto con #Tuttogreen su Instagram.

Notizia green flash

“Rinasce l’interesse per gli orti urbaniSempre più famiglie coltivano aromatiche e ortaggi sui balconi: un modo semplice per mangiare sano, ridurre gli sprechi e insegnare la natura ai più piccoli.


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